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Il Salone del Mobile 2023 progetta la fiera del futuro: si girerà come una città ideale

Il Salone del Mobile torna nel suo periodo storico – cioè ad aprile – ma non sarà «tutto come prima». Nel senso che quest’anno più che mai, fra le tante novità che mostrerà al mondo, ci saranno non solo oggetti e progetti, ma lo stesso modo di presentarli, ovvero un ripensamento completo del modo di fare e andare a una fiera, dal format al layout. Un grande esperimento che non a caso parte da Euroluce, la biennale dedicata all’illuminazione da sempre fra le punte più avanzate del settore per quanto riguarda innovazione, ricerca e brevetti. «Se un tempo si veniva per vedere il racconto dell’oggetto che produce luce, ovvero la lampada, oggi la luce è progetto architettonico e si lega a processi tecnologici» ha spiegato la presidente del Salone Maria Porro, «Da qui l’esigenza di un format espositivo nuovo con layout diverso». Concretamente, dalle «strade» perpendicolari e parallele si passa a un percorso ad anello, immaginato con lo studio Lombardini22 che si occupa di pensare flussi in grandi spazi. Ci saranno quindi spazi pubblici e cammei speciali che tengono conto delle varie vocazioni di un Salone che negli anni è diventato non sono luogo di affari ma anche di intrattenimento e conoscenza. «E’ un evento business ma anche un momento di dialogo fra tecnologia e poesia, fra architettura e design» continua Maria Porro, che annuncia «un’offerta culturale di altissimo livello fatta di mostre, talk, workshop, installazioni». Il tutto a cura di Beppe Finessi e con Formafantasma a disegnare lo spazio pubblico. E con serata inaugurale ancora alla Scala, con un evento progettato ad hoc per il Salone. In questa riflessione sul futuro del mondo fieristico c’è stato anche un ripensamento della collocazione dei vari mondi del Salone. Intanto sarà tutto al piano terra senza più saliscendi, e il Salone Satellite verrà spostato all’interno di Euroluce. «E’ più sensato mettere il design del futuro, quello che viene dalle scuole e dalla creatività dei giovani talenti, nel padiglione più evoluto», conclude Maria Porro, mentre Marva Griffin, da 23 anni alla guida del Satellite svela qualcosa del tema dell’edizione 2023: «Lo hanno deciso le scuole e gli istituti di design a cui abbiamo chiesto “Where is design going?” Ce lo diranno loro». Insomma, un grosso investimento nonostante il momento d’incertezza per via della congiuntura internazionale, fra guerra in Ucraina e chiusura della Cina. Un rilanciare e guardare avanti che ha finora premiato un settore che ha ancora una buona notizia da dare: «Pur fra mille difficoltà, la filiera legno-arredo si appresta a chiudere il 2022 a +12% rispetto al 2021, dopo il rallentamento registrato nell’ultimo trimestre», commenta Claudio Feltrin, presidente FederlegnoArredo. «Un risultato che, stando alle rilevazioni del nostro Centro studi, trova riscontro anche nei risultati del Macro Sistema Arredamento (con vendite pari a 4,58 miliardi di euro) che nei primi nove mesi del 2022 ha registrato un +12,7%, con un andamento che in Italia ha toccato +14,7%, mentre l’export ha registrato +11%».

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