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IGTC | Gulf 12h: grande doppietta Ferrari, Juncadella Campione

Antonio Fuoco, James Calado e Alessandro Pier Guidi hanno portato a casa la vittoria nella doppietta delle Ferrari di AF Corse-Francorchamps Motors alla 12 Ore del Golfo, mentre Daniel Juncadella si è assicurato il campionato piloti 2022 dell’Intercontinental GT Challenge nonostante il prematuro ritiro delle Mercedes-AMG della GruppeM Racing.

La 488 GT3 #71 ha conquistato la settima affermazione per Maranello in questo evento, battendo di 14″4 la ‘gemella’ condivisa da Nicklas Nielsen, Davide Rigon e Alessio Rovera.

Patric Niederhauser, Christopher Haase ed Erwan Bastard dell’Audi Sport Team Sainteloc hanno completato il podio salvando la faccia ad Ingolstadt, dato che la seconda R8 ufficiale si è ritirata mentre era in testa a poco più di tre ore dalla fine.

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#71 AF Corse – Francorchamps Motors Ferrari 488 GT3: Antonio Fuoco, James Calado, Alessandro Pier Guidi, #50 AF Corse – Francorchamps Motors Ferrari 488 GT3: Davide Rigon, Alessio Rovera, Nicklas Nielsen, #25 Audi Sport Team Sainteloc Audi R8 LMS evo II GT3: Christopher Haase, Patric Niederhauser, Erwan Bastard

Photo by: SRO

È stata anche una gara agrodolce per Juncadella, che ha conquistato il titolo nonostante non sia riuscito a fare neanche un giro. Un problema al sistema di raffreddamento e la conseguente perdita d’acqua hanno costretto la AMG #89 a ritirarsi ufficialmente nella seconda ora, non molto tempo dopo che la gemella #98 era stata costretta a uscire per un problema legato all’incidente delle prove di venerdì.

Questo ha impedito ai compagni di Juncadella, Raffaele Marciello e Jules Gounon, di prendere potenzialmente la corona considerando gli scarti, e ha lasciato la porta aperta a Luca Stolz per conquistare il campionato. La vittoria gli avrebbe consegnato il titolo, ma il pilota della Al Manar Racing by GetSpeed, pur avendo trascorso periodi di gara in testa, non è mai sembrato in grado di battere le Ferrari. La Mercedes-AMG condivisa con lui da Fabian Schiller e Al Faisal Al Zubair ha concluso al quarto posto.

SunEnergy1 by SPS è arrivata quinta assoluta vincendo nella Classe PRO-AM, a coronamento della stagione di Kenny Habul e Martin Konrad che centrano il titolo di categoria. A parte un innocuo testacoda, la Mercedes #75 su cui c’era anche Philip Ellis non ha sbagliato un colpo durante le 12 ore.

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#89 Mercedes-AMG Team GruppeM Racing Mercedes-AMG GT3: Daniel Juncadella

Juncadella Campione… ai box!

La Mercedes-AMG aveva la garanzia di aggiungere la corona assoluta dei piloti al titolo Costruttori già vinto, ma la domanda era quale dei quattro contendenti ce l’avrebbe fatta.

Lo spagnolo ha iniziato la giornata da strafavorito, viste la situazione punteggi con i piloti della GruppeM che hanno conquistato la prima fila nelle qualifiche. L’insolita strategia di rientrare ai box alla fine del primo giro ha colto molti di sorpresa, ma la decisione è diventata presto irrilevante.

Engel, che era partito in Pole Position con l’altra Mercedes-AMG ufficiale, è stato costretto a rientrare ai box prima della fine dell’ora iniziale, dopo di che il suo compagno Auer è riapparso solo per poco.

Questo ha portato Marciello a un secondo da Van Der Linde, la cui squadra aveva adottato la medesima strategia della GruppeM. Tuttavia, non è passato molto tempo prima che nel garage GruppeM arrivasse anche un’altra Mercedes-AMG in difficoltà.

Con due pretendenti alla vittoria e il leader del campionato entrambi fuori nel giro di poco, l’attenzione si è spostata sulla battaglia che si stava sviluppando tra le Ferrari PRO di AF Corse – che avevano adottato diverse strategie – e l’Audi di Tresor. Quest’ultima è apparsa in leggero vantaggio nel corso della gara, nonostante Van Der Linde e i suoi colleghi, Drudi e Marschall, abbiano raramente occupato la prima posizione.

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#66 Audi Sport Team Tresor Audi R8 LMS evo II GT3: Mattia Drudi, Ricardo Feller, Kelvin van der Linde

Prima dei 45′ finali dovevano essere effettuati almeno 10 Pit Stop obbligatori di 100″, ed è stata l’Audi #66 a trovarsi in vantaggio in questo senso, grazie a una combinazione sfruttando i Full Course Yellow/Safety Car, e alla Ferrari #71 che ha effettuato una sosta supplementare per cambiare i freni.

Ma nel finale, la collisione di Marschall mentre stava doppiando la Porsche #92 ha cambiato le cose. Quella che all’inizio sembrava una foratura, alla fine si è rivelato un danno fatale quando l’auto si è fermata subito dopo l’uscita dalla pit-lane.

La palla è passata ad AF Corse, e in particolare alla 488 #71 condivisa da Pier Guidi/Calado/Fuoco, la cui decisione di effettuare un primo pit-stop anticipato si è rivelata decisiva. Altre due Safety Car – entrambe per recuperare le Audi IGTC – hanno dato speranza al gruppo degli inseguitori, prima che il piemontese e poi il calabrese riuscissero a prendere il largo ancora una volta.

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#77 Al Manar Racing by GetSpeed Mercedes-AMG GT3: Luca Stolz, Faisal Al Zubair, Fabian Schiller

La #71 è stata aiutata dalla #50, che ha dovuto risparmiare carburante nell’ultima ora, il che ha limitato il suo ritmo e spostato l’attenzione di Nielsen su Niederhauser, la cui Audi è stata per tutto il giorno fra i primi sei. La sfida lanciata dalla R8 è parsa svanire a 10′ dalla fine, prima che un nuovo assalto le permettesse di tagliare il traguardo con soli 0″7 di ritardo dalla Rossa.

La strategia ha aiutato anche la Mercedes-AMG di Al Manar a risalire l’ordine chiudendo al quarto posto dietro l’Audi di Sainteloc.

L’altra R8 rimasta – quella del Tresor Attempto Racing condivisa da Aka/Hutchison/Delli Guanti – ha raccolto punti IGTC per i costruttori arrivando nona assoluta, mentre Herberth Motorsport e Saalocin Racing hanno preso punti per la Porsche.

IGTC – 12h del Golfo: Gara

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