Oltre 200 start up hanno risposto, nel 2022, alle call to action lanciate dal Gruppo FS Italiane con l’obiettivo di sviluppare e condividere idee innovative dentro e fuori l’azienda. Sempre nell’ultimo anno FS, oltre ad ampliare la sua rete di collaborazioni con le start up e le piccole imprese, ha stretto partnership con incubatori d’impresa, e grazie alla challenge Tutte le strade partono da Roma, ancora in corso, ha portato in accelerazione 8 start up che fanno innovazione a impatto sociale. FS, nel 2022, ha anche supportato progetti di co-innovazione con le start up nei campi della sostenibilità, della gestione documentale digitale di cantiere, dalla manutenzione predittiva e della gestione della relazione con i clienti. Il Gruppo, insomma, punta su giovani e innovazione e si apre al mondo delle start up e dell’open innovation con l’obiettivo di far diventare digitalizzazione e innovazione cultura d’impresa, e diventare anche un incubatore di idee.
Il ruolo delle start up
Gli accordi con gli atenei
Tra le attività messe in campo da FS, nell’ambito del Pnrr, ad esempio, è stata attivata una collaborazione scientifica e di ricerca con Enti accademici per dottorati in settori strategici per lo sviluppo delle attività legate agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sono anche in corso più di 40 accordi con enti accademici, formativi o di ricerca tra le maggiori Università italiane (Politecnici di Torino e di Milano, Alma Mater Studiorum di Bologna, Università romane Luiss, Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, Università di Napoli Federico II, Politecnico di Bari, Università di Palermo). L’obiettivo è creare “reti di approfondimento” interne ed esterne all’azienda, così da contribuire a creare le nuove competenze, portando in azienda le idee innovative dei giovani e allo stesso tempo mettendo loro a disposizione il know-how specialistico e innovativo dei ferrovieri, degli ingegneri e dei manager di FS.