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Firenze-Pisa-Livorno, la superstrada diventa a pedaggio per i tir: protestano gli autotrasportatori

Gli automobilisti esultano e sperano in un miracolo atteso da decenni. I camionisti si ribellano, gridano allo scandalo, e annunciano iniziative clamorose stile Convoy il film cult del 1978 nel quale i camionisti creano un serpentone lungo chilometri per protesta. Insomma, la «buona notizia» che il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha da poco annunciato sembra destinata a provocare divisioni e anche contestazioni pesantissime. Qual è la «buona notizia»? La nascita di Toscana Strade, una società in house della Regione Toscana per gestire finalmente come si deve la Superstrada Firenze-Pisa-Livorno, 102 chilometri spesso di passione per i continui lavori di manutenzione, spesso male eseguiti, e cantieri aperti nei periodi peggiori.

Il pedaggio per i tir sulla Firenze-Pisa-Livorno

Ma all’annuncio è seguita l’ipotesi, che ormai sembra realtà, di introdurre un pedaggio per i tir che, secondo i calcoli della Regione, farebbe incassare più di 14 milioni di euro l’anno. Con questo denaro oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria, si aumenterebbe la sicurezza dell’arteria, una delle più trafficate d’Italia, e in alcuni tratti si realizzerebbero terze corsie e per tutto il tragitto una corsia di emergenza che potrebbe far aumentare il limite di velocità da 90 a 110 chilometri orari. Le auto, invece, continuerebbero ad avere l’ingresso libero vedendo diminuire l’accesso ai tir. «Il pedaggio costerebbe ai camionisti il 30% in meno rispetto alla Firenze-Mare», ha spiegato Eugenio Giani.

La protesta degli autotrasportatori: blocchiamo la strada

E sì perché c’è anche un’autostrada che unisce, se pur con un aumento di chilometri, la costa al capoluogo toscano e che alcuni giudicano più che adeguata per i camion. La risposta degli autotrasportatori è stata immediata e per niente accomodante. «Ci faremo sentire in tutti i modi anche a costo di bloccare la strada», ha annunciato il responsabile degli autotrasportatori della Cna Michele Santoni. Sottolineando inoltre che la superstrada è indispensabile ai camionisti perché tocca alcune città, come Pontedera (sede della Piaggio), dove il settore lavora moltissimo.

La mediazione della politica

La Regione Toscana sta cercando una mediazione. Che però appare difficile anche perché l’ipotesi pedaggio per i camion divide anche il partito di maggioranza, il Pd. Vincenzo Ceccarelli, capogruppo dei democratici in consiglio regionale, ha annunciato di essere perplesso e nel partito sono tanti ad avere il mal di pancia e temere una perdita di consensi. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Stefano Baccelli, getta acqua sul fuoco. Parla di un piano industriale fattibile e opportuno. «Perché porterà a un vero e proprio cambio di paradigma. – spiega l’amministratore – Ad oggi la Fi-Pi-Li è gestita da un insieme eterogeneo di soggetti. La Regione ne è il soggetto proprietario, la gestione è demandata alla Città metropolitana di Firenze ma grazie ad una convenzione con le province di Pisa e Livorno e la Regione, la Città metropolitana gestisce la Fi-Pi-Li in termini di ordinaria manutenzione tramite il Global service di Avr e gli investimenti sono fatti con risorse della Regione Toscana a favore della Città metropolitana di Firenze. Un sistema complesso che con la costituzione della nuova società si alleggerirebbe molto». Baccelli ha poi annunciato investimenti nell’ordine dei 90 milioni di euro grazie ai nuovi introiti.

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