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F1 | McLaren: non è un miracolo, ma sorpresa con cui fare i conti

Le valutazioni sul grande exploit messo a segno nel weekend di Silverstone dalla McLaren sono state preannunciate prima della bandiera a scacchi dai commenti degli avversari nei consueti team radio. Chi è in pista ha una percezione in tempo reale di quanto gli accade intorno, e gli avversari diretti hanno commentato parecchio le performance di Lando Norris e Oscar Piastri. “Questa macchina mi va via con le hard”, “Hanno una velocità di punta incredibile”, “Non riesco a passarli neanche con il DRS”, e via dicendo. Lo scenario descritto nel team radio si è concretizzato in un secondo ed un quarto posto, che a dirla tutta è un bottino che va anche un po’ stretto al gruppo diretto da Zak Brown e Andrea Stella. Senza la safety car finale oltre a Norris sul podio ci sarebbe salito (meritatamente) anche Piastri.

f1 | mclaren: non è un miracolo, ma sorpresa con cui fare i conti

Lando Norris, McLaren, con Lewis Hamilton, Mercedes: sul podio di Silverstone c’è stato un passaggio di consegne?

Photo by: Jake Grant / Motorsport Images

Non si tratta di un miracolo, né di una performance casuale. Andrea Stella era stato molto chiaro quando lo scorso mese di febbraio era stata presentata la MCL60: “I margini di sviluppo di questa monoposto sono praticamente nulli, abbiamo già avviato un programma di sviluppi per risolvere queste criticità, e ovviamente ci attende una prima parte di stagione in cui sappiamo che ci sarà da soffrire”.

Una previsione chiara, quella del team principal della McLaren, visto che nelle prime otto gare il tandem Norris-Piastri ha conquistato complessivamente 17 punti.

Sette giorni fa, a Spielberg, sono arrivati i primi effetti della cura a cui è stato sottoposto il progetto MCL60, e il quarto posto di Norris è stato ossigeno. Oggi a Silverstone, le due McLaren hanno conquistato più punti che nelle precedenti nove tappe, neanche la squadra si aspettava tanto. Prima di salire sul podio Hamilton ha dato una pacca sulla spalla a Norris dicendogli “Ehi, oggi avevi un razzo!”, Lando ha fatto spallucce… “In effetti…”.

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Lando Norris, McLaren

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Norris si è tolto la soddisfazione di condurre i primi quattro giri della sua gara di casa, e ha ammesso che è stato un momento speciale. “Sì, il mio cuore batteva un po’ più del normale, ho guardato il pubblico un paio di volte”. Lo ha interrotto Hamilton: “Se hai tempo per guardare il pubblico allora sai di avere una macchina veloce”. “Ma guarda questo – ha risposto ridendo Norris – non mi interrompere”.

Per Norris il momento più teso della corsa è arrivato nella fase di ripartenza dopo l’ultima safety car. “Mi aspettavo di montare un set di soft – ha spiegato Lando – e quando ho visto le hard ho subito chiesto che mescola avessero Max, che mi precedeva, e Lewis, che era alle mie spalle. Quando mi hanno risposto che entrambi erano su soft mi sono un po’ preoccupato”.

Norris ha avuto paura che nei primi due giri dopo la ripartenza il maggior grip della Mercedes con la mescola più morbida avrebbe avuto la meglio, ma… “se sono qui in conferenza stampa vuol dire che è andata bene, non erano le gomme che volevo ma hanno funzionato”.

Gli ingegneri della McLaren avevano le idee chiare, e sapendo che la loro monoposto è tra le più severe in termini di gestione degli pneumatici, non hanno avuti dubbi sulla scelta della hard per il secondo stint, certi che i piloti sarebbero riusciti a portarle velocemente nella finestra di utilizzo.

Norris dopo la bandiera a scacchi si è emozionato. L’accoglienza sul podio è stata degna di un vincitore, e gli applausi nei suoi confronti sono stati superiori a quelli riservati a Hamilton. È sembrato un passaggio di consegne, un cambio generazionale tra due piloti che a fine premiazione hanno voluto scattare una foto insieme sul gradino più alto del podio. “Sono ancora in quella fase della carriera nella quale ogni podio ha un sapore speciale – ha spiegato Lando – e questo è il mio primo nella gara di casa, un’emozione diversa. Avevo visto Lewis nel 2007 e 2008, quando iniziavo a guardare la Formula 1, e credetemi è speciale pensare che ora è il mio turno”.

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Oscar Piastri, McLaren MCL60

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Appena sceso dalla monoposto, Piastri non ha nascosto un gesto di disappunto per il podio mancato a causa della safety car, ma è stato un attimo. La quarta posizione è il miglior piazzamento della sua giovane carriera in Formula 1, e alla fina ha realizzato che oggi potrebbe essere solo il primo atto in vista di una seconda parte di stagione molto diversa rispetto alla prima.

“Gli aggiornamenti ci hanno permesso un passo avanti enorme – ha commentato – e ne arriveranno ancora un po’. In Ungheria avrà anche io l’ala anteriore che questo weekend aveva Lando, ed è bello sapere che ci aspettano tempi migliori. Fa un po’ male essere quarto quando sono stato a lungo in zona podio, ma alla fine è stata solo la sfortuna legata al tempo d’uscita della safety car, ma oggi non posso essere deluso se ripenso all’inizio della stagione”.

Zak Brown lo ha abbracciato a lungo. “Ricordate come abbiamo iniziato l’anno in Bahrain e in Arabia Saudita – ha sottolineato il CEO della McLaren – non eravamo da nessuna parte. Oscar, meritava di essere terzo, ma ci saranno altre occasioni, il lavoro fatto è stato incredibile, arriveranno altre belle giornate”.

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