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Dal prossimo anno stop alle auto nei viali del Valentino: 13 milioni di costi per un ritorno all’antico

Dal prossimo anno stop alle auto nel parco del Valentino. È questo l’elemento più importante del progetto di fattibilità tecnica ed economica per il restauro del polmone sul Po, la cui delibera è stata approvata ieri in giunta da Palazzo Civico, su proposta dell’assessore al Verde e alla Cura della città Francesco Tresso. Si tratta del primo dei tanti piani di intervento che, grazie (anche) ai fondi del Pnrr, porterà alla trasformazione del parco sul Po. Questo in particolare è legato agli aspetti che riguardano verde e accessibilità.

I lavori

Si tratta di lavori da 13 milioni di euro (dei 160 complessivi), che partiranno all’inizio del 2024, che prevedono nell’ordine: la rimozione dell’asfalto dai viali del parco, sostituita da una nuova pavimentazione permeabile che ridurrà l’effetto isola di calore (sarà coinvolta una superficie di 65mila metri quadrati); la conseguente chiusura dei viali stessi alle auto, il che vuol dire che il Valentino diventerà interamente pedonale; la messa a dimora di 555 nuovi alberi, che si aggiungeranno a quelli presenti.

Gli altri interventi

Altri interventi saranno legati all’accessibilità del parco: saranno eliminate tutte le barriere architettoniche, sarà ridisegnata piazza Rita Levi Montalcini (dove sorge il monumento al duca d’Aosta), di fronte alla Fontana dei 12 mesi sarà allargato lo spiazzo a favore dei pedoni. Altri lavori di riqualificazione riguarderanno infine la collinetta dietro il Borgo medievale, dove sorgerà un roseto con spazi per il ristoro, la copertura del Quinto Padiglione e l’ingresso di fronte al Castello del Valentino.

«Si rafforza la sua vocazione storica»

Commenta l’assessore Francesco Tresso: «Quella di oggi è un’ulteriore tappa di avvicinamento all’avvio del grande cantiere che interesserà il parco del Valentino: uno dei luoghi simbolo della città, che sarà riqualificato con elementi progettuali che ne rafforzeranno la sua vocazione storica e gli elementi naturalistici, esaltando ancora di più lo stretto legame tra parco e fiume. E proprio il Po sarà uno dei protagonisti della trasformazione che riguarderà la città nei prossimi anni – conclude l’assessore – grazie la sua capacità di costruire relazioni e di connettere tra loro luoghi naturali, culturali e turistici».

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