Mobility

Colonnine elettriche, record di crescita in Italia

Al 30 settembre si contano in Italia 47.228 punti di ricarica a uso pubblico, il 44,1% in più dei 32.776 registrati allo stesso mese del 2022

Colonnine elettriche, record di crescita in Italia

L’elettrificazione della mobilità in Italia passa anche dalla crescita della rete infrastrutturale di ricarica nazionale. Da questo punto di vista si registra un incremento importante di colonnine elettriche, visto che alla luce dei dati riportati nel monitoraggio trimestrale di Motus-E possiamo parlare di un vero e proprio record di crescita: al 30 settembre sono presenti infatti in Italia 47.228 punti di ricarica a uso pubblico, con un incremento del 44,1% rispetto ai 32.776 registrati nello stesso mese del 2022.

Crescita continua

“La grande espansione della rete testimonia l’impegno degli operatori per dotare il Paese di un’infrastruttura realmente strategica e al servizio dei cittadini – ha commentato il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso – Attendiamo a breve il lancio dei nuovi bandi PNRR per l’installazione delle colonnine di ricarica ad alta potenza in città e in ambito extraurbano. Se utilizzate pienamente, queste risorse daranno all’Italia una rete di ricarica davvero all’avanguardia, pronta a supportare la crescita dei veicoli full electric prevista dal Governo nell’ultimo aggiornamento del Piano energia e clima”.

Passi avanti al sud e sulle autostrade

Diversi i fattori che hanno contribuito ad una crescita così sostanziale del numero dei punti di ricarica in Italia: innanzitutto il deciso progresso delle installazioni nel Sud e nelle Isole, dove si concentra il 23% del totale dei punti di ricarica presenti della Penisola, a fronte del 21% del Centro e del 56% del Nord Italia, dominante da questo punto di vista (con la Lombardia che primeggia davanti a Piemonte e Veneto); da segnalare anche l’incremento delle stazioni sulla rete autostradale nazionale, contando che al 30 settembre è stata segnalata la presenza di 851 punti di ricarica, 541 in più rispetto a quelli di un anno fa (circa l’80% di questi ha una potenza maggiore di 43 kW e il 59% supera i 150 kW).

Serve uno sforzo ulteriore

“Sulle infrastrutture di ricarica il Sistema Paese sta andando nella direzione giusta, pur non senza difficoltà. E’ il mercato auto che è rimasto pericolosamente indietro, ma possiamo ancora recuperare terreno impiegando in modo più efficace le risorse già stanziate per gli incentivi: alzando il cap di prezzo per accedere alle agevolazioni, estendendoli in forma integrale ad aziende e noleggi e rivedendo in chiave green la fiscalità sulle flotte, utilizzando gli avanzi, specialmente sui plug-in, dei bonus del 2022 e del 2023 – ha aggiunto Naso – Sulla grande viabilità si stanno facendo passi avanti molto importanti e nelle scorse settimane hanno visto la luce i primi bandi, sperimentali, previsti dalla normativa. L’auspicio ora è che si rompa l’impasse che ha visto fino ad oggi un ingiustificabile immobilismo da parte di alcuni concessionari autostradali”.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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