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Caro carburante, come risparmiare: dalle pompe bianche al self, cosa fare

Prossima stabilizzazione dei prezzi dei carburanti«La previsione è che dovrebbe esserci una stabilizzazione su questi prezzi dei carburanti», è quanto ha annunciato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sulla base dei dati raccolti nei primi otto giorni del 2023. «Ci sono una serie di situazioni che vanno monitorate, per capire se parliamo di autostrade o di zone dove c’è un solo distributore, come nelle isole — ha aggiunto —. Per un prezzo sopra i 2 euro, ci vuole una giustificazione specifica. C’è una richiesta da parte dell’Antitrust di una verifica di quei casi dove c’è stata un’eccedenza, ricordando che il prezzo è libero». Da quando, il primo gennaio, è scaduto il taglio delle accise su benzina e diesel applicato dal governo per contenere i costi dell’energia, i prezzi alla pompa sono tornati sopra i 2 euro, in autostrada il gasolio ha superato il tetto dei 2,5 euro al litro. Tanto che il Codacons ha presentato un esposto alle procure della Repubblica di tutta Italia e alla Guardia di finanza chiedendo di aprire un’indagine per individuare e denunciare possibili casi di speculazione. Fonti dirette del ministero dell’Economia hanno confermato che già da dicembre la Guardia di Finanza sta monitorando la situazione e anche l’Antitrust ha annunciato controlli più stringenti. Ma, nell’attesa di una stabilizzazione dei prezzi, è possibile risparmiare sul pieno della propria auto? Sia Altroconsumo che lo stesso Codacons hanno riassunto una serie di suggerimenti che gli automobilisti possono adottare per spendere e consumare meno. Vediamo quali sono.Il decreto per la trasparenza nel mercato dei carburantiIntanto, il Consiglio dei ministri del 10 gennaio ha messo a punto un decreto a favore della trasparenza nel mercato dei carburanti a vantaggio del consumatore, individuando alcune misure con cui intervenire contro i rincari e, con l’aiuto dei vertici della Guardia di Finanza, contro i tentativi di speculazione. Il decreto si chiama Norme sulla trasparenza dei prezzi sui carburanti e sul rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del garante dei prezzi e prevede che: – nel periodo tra gennaio e marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente; – sia obbligatorio per gli esercenti esporre il prezzo medio giornaliero indicato dal ministero dell’Ambiente, con specifica evidenza, insieme al prezzo praticato dal gestore stesso; – siano rafforzate le sanzioni amministrative in caso di violazione, da parte degli esercenti, degli obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi e, in caso di recidiva, la sanzione dell’attività per un periodo tra un minimo di 7 e un massimo di 90 giorni; – si rafforzino i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative, così come tra il Garante e la Guardia di Finanza; – venga istituita una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare – nel confronto con le parti – le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti. Preferire la modalità selfservice al servitoOgni regione italiana, così come ogni distributore di carburanti, applica una propria tariffa di prezzi, basata su tutta una serie di costi da marginalizzare. È una certezza, però, che la modalità selfservice è sempre meno cara del servito, per la benzina tanto quanto per il diesel. Il primo consiglio, perciò, è – potendo scegliere – prediligere la procedura “fai da te”. In alcune province d’Italia il risparmio per il consumatore arriva anche al 9%.Evitare il rifornimento in autostradaAllo stesso modo, è una certezza che in autostrada il costo medio dei carburanti sia più elevato rispetto alle aree urbane o lungo reti non autostradali. Il mercato di benzina e diesel, però, ha pertinenza locale, quindi anche in questo caso è necessario verificare quali province registrano un prezzo medio inferiore rispetto a quello generale. In questo modo, secondo Altroconsumo, è possibile arrivare a risparmiare fino al 4%. In autostrada i listini sono sensibilmente più elevati a causa del costo del personale presente 24 ore su 24 e delle royalties pagati dalle pompe ai concessionari.Preferire le “pompe bianche”Le cosiddette “pompe bianche” sono stazioni di servizio indipendenti che non fanno parte del circuito delle compagnie di distribuzione di carburante più note. La caratteristica di non avere il logo consente ai proprietari dell’impianto di rifornirsi liberamente sul mercato così da determinare un prezzo più basso dei rifornimenti. Non è semplice trovarle, in Italia sono presenti da circa 20 anni e alcune zone non sono ancora ben fornite, ma a seconda della regione o della città, la spesa può variare di diversi centesimi al litro, secondo il sito www.pompebianche.it anche fino a 10 rispetto alla modalità servito.Prezzo esposto e prezzo realeÈ importante assicurarsi che il prezzo esposto sul cartellone visibile dalla strada installato dal gestore o dal proprietario della stazione di servizio sia effettivo il medesimo che il consumatore trova alla pompa, sia in modalità servito che in selfservice. Il Codacons, infatti, ha segnalato questo metodo come uno dei più comuni con cui viene fatta speculazione sul prezzo di diesel e benzina.Dalla Slovenia alla Francia, i paesi limitrofi con tariffe convenientiPer alcuni cittadini italiani che vivono vicino al confine con altre nazionalità, una soluzione potrebbe essere quella di rifornire i propri veicoli nei Paesi limitrofi dove le tariffe dei carburanti sono più contenute rispetto a quelle applicate in Italia. Un esempio è il caso della Repubblica di San Marino, che proprio in questi primi giorni di gennaio è stata presa d’assalto da molti automobilisti che si sono recati là per fare il pieno e risparmiare tra i 15 e i 20 euro. Secondo GlobalPetrolPrices.com, anche una trasferta in Slovenia sembra piuttosto conveniente: il prezzo della benzina è pari a 1,242 euro al litro, mentre quello del diesel è 1,467. Chi abita vicino alla frontiera con l’Austria può recarsi nel paese per trovare prezzi alla pompa da 1,492 euro al litro per la benzina e 1,685 per il gasolio. In Francia le tariffe si fanno più alte, ma rimangono comunque più convenienti rispetto all’Italia: 1,642 euro al litro per la benzina e 1,767 euro al litro per il diesel. Leggi anche:Benzina in saldo a San Marino, italiani in fila per il pieno scontato di 20 euroAttenzione allo stile di guidaGuidare a una velocità alta implica costi maggiori, specialmente in autostrada. Un consiglio è anche, quindi, di ridurre la velocità entro il limite possibile: indicativamente, secondo Altroconsumo, andare in autostrada a 110 km/h anziché a 130 km/h il risparmio in termini di consumi si attesta al 20%. Anche lo stile di guida in città ha influenza: accelerazioni e frenate brusche fanno aumentare sensibilmente i consumi, meglio aumentare la velocità gradualmente, cambiando adeguatamente le marce senza far salire troppo i giri e iniziare a rallentare in anticipo di fronte a uno stop o a un semaforo rosso.Tenere l’auto in condizioni ottimaliUna manutenzione periodica del veicolo è utile a minimizzare costi e impiego di benzina o diesel. In particolare, se i componenti essenziali del sistema di accensione, iniezione e alimentazione non lavorano in perfetta efficienza, i consumi possono aumentare anche dal 10 al 20%. Ecco quali elementi incidono, se trascurati: – filtri d’aria: devono essere cambiati o puliti periodicamente, in quanto un potenziale intasamento può causare un incremento dei consumi di carburante fino al 10%; – olio: sostituirlo periodicamente non solo è fondamentale per la vita del motore ma anche per i consumi, avendo un potere lubrificante e pulente, il risparmio arriva anche al 3%; – pneumatici: le gomme perdono pressione nel corso del loro utilizzo, attraverso piccole perdite costanti non facilmente identificabili, tanto che ogni perdita di 0,2 bar il consumo di carburante aumenta tra l’1 e il 2%. Piccole accortezzeDal decalogo varato dal Codacons emergono altri piccoli consigli che, messi insieme, possono consentire di risparmiare fino al 25% dei consumi di carburante. Premesso che già evitare di prendere l’auto per gli spostamenti brevi consente di risparmiare in termini economici, far bene alla propria salute e in termini di inquinamento, qualora non fosse possibile rinunciarci: – limitare l’uso del condizionatore d’aria: se lo si spegne o lo si tiene in efficienza, il risparmio può essere di circa il 10% di carburante; – alleggerire il peso del veicolo; – chiudere i finestrini e, se non serve, eliminare il portapacchi. Fondamentale è non alterare l’aerodinamica della vettura, altrimenti i consumi salgono notevolmente; – spegnere il motore il più possibile, soprattutto in città. Stare fermi nel traffico con motore acceso e magari il condizionatore attivo significa sprecare molto carburante, circa il 30% in più.Tutti gli articoli su prezzi e consumi di carburanti

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