Non tutto è perduto sui che l’Italia sta cercando di difendere per alimentare il motore a scoppio dopo il 2035, come la Germania ha fatto con i carburanti sintetici. Ancora ieri era in corso un negoziato tra Roma e Bruxelles. E la fessura che potrebbe far rientrare i biofuels nelle eccezioni contemplate è legata alla definizione di «combustibili neutri in termini di emissioni di CO2», perché questa è l’espressione usata nel Considerando 11 del regolamento già approvato dal Parlamento Ue. Il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans ha sempre parlato solo di e-fuels perché rientrano nella categoria di combustibili a emissioni zero. Per l’Italia anche i biocarburanti sono combustibili neutri perché si deve tenere in considerazione tutto il ciclo di vita ed è quello che sta cercando di dimostrare Roma, in una lotta contro il tempo, alla presidente Ursula von der Leyen «in modo scientificamente e razionalmente inappuntabile», come aveva detto sabato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin facendo intendere il dialogo in corso.
Il percorso
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L’intesa con Berlino
Inoltre la Commissione «si adopererà senza indugio» per l’attuazione del Considerando 11 attraverso un atto delegato. «Dopo aver consultato le parti interessate, la Commissione — prosegue il testo — proporrà anche, in linea con l’abilitazione legale nell’autunno del 2023, un atto delegato che specifichi come i veicoli alimentati esclusivamente con carburanti sintetici contribuiranno agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, in relazione alla regolamentazione degli standard di emissione di CO2 per le auto e i veicoli commerciali leggeri». L’impegno a fare in modo che l’intesa con Berlino sia salva è totale. Infatti «nel caso in cui i colegislatori respingano la proposta, la Commissione seguirà un altro percorso legislativo, come la revisione della normativa sulle emissioni di CO2, per attuare almeno il contenuto legale dell’atto delegato». Il testo della dichiarazione della Commissione ieri era ancora in fase di limatura e c’è anche il rischio che possa essere posticipato.