Attualità

Motori

Notizie

Top news

Ultime notizie

Autostrade a 150 km/h, si impiegano 4 minuti in meno ma peggiorano consumi, inquinamento e sicurezza

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, lo ha annunciato alcune settimane fa: è intenzione del governo, nell’ambito dell’elaborazione del nuovo Codice della strada, aumentare il limite di velocità su alcune tratte autostradali da 130 a 150 km/h. Ma i vantaggi sono davvero superiori agli impatti negativi? A provare a dare una risposta ci ha pensato Altroconsumo che ha analizzato le possibili conseguenze in termini di consumi di carburante, inquinamento e sicurezza stradale.

Consumo del 20% in più di carburante (e maggiori costi)

Per andare a una velocità maggiore il motore ha bisogno di più potenza per resistere all’impatto con l’aria e, quindi, questo implica un aumento dei consumi. Altroconsumo spiega che, sopra ai 120 km/h, a 10 km/h di velocità in più corrisponde circa il 10% di carburante in più (un valore indicativo, che può variare in base alle caratteristiche della vettura). Perciò, passare da 130 a 150 km/h per il consumatore è pari a un +20% di benzina o diesel. Una delle tratte in cui è previsto l’aumento del limite di velocità sull’A4 tra Milano (barriera Milano Est) e Brescia Ovest (una delle tratte dove pare possibile che venga introdotto l’aumento del limite a 150 km/h), tragitto lungo circa 75 km. Ad esempio, un’auto che a 130 km/h consuma 8 litri ogni 100 chilometri, su quella tratta consumerà circa 6 litri. Tenendo conto il prezzo medio attuale della benzina, che secondo Staffetta Quotidiana si attesta intorno a 1,80 euro al litro, la spesa è di 10,80 euro. Alla velocità di 150 km/h il consumo dello stesso veicolo ogni 100 chilometri sale a 9,7 litri, pari a 7,3 litri sulla tratta da 75 km e, quindi, a una spesa di 13,10 euro (con un costo in eccesso di 2,30 euro).

L’impatto sull’ambiente

Un maggiore consumo di carburante aumenta il livello di inquinamento, essendo direttamente proporzionale alle emissioni di CO2. Quindi, se viaggiare a 150 km/h anziché a 130 km/h richiede il 20% in più di benzina o diesel, emette anche il 20% in più di CO2. Non si tratta dell’unico elemento dannoso all’ambiente ad essere rilasciato in questo contesto, anche il particolato e gli ossidi di azoto (NOx) vengono emessi con il consumo di carburante delle auto ma il rapporto non è proporzionale ed è, quindi, più difficile calcolare il loro impatto.

La sicurezza stradale: più spazio di arresto

Il rischio aumenta anche in termini di sicurezza stradale. Secondo le stime di Altroconsumo, infatti, con un aumento del limite di velocità di 20 km/h saranno necessari 43 metri in più di spazio di arresto tra un veicolo e l’altro. Un dato che si ottiene dalla differenza tra spazio di reazione e spazio di frenata: il primo è quello che intercorre tra il momento in cui l’autista percepisce un pericolo e quello in cui preme il pedale del freno, che a 150 km/h diventa di 42 metri rispetto ai 36 necessari con la velocità a 130 km/h; il secondo, invece, è quello che impiega la vettura a fermarsi completamente una volta attivato il freno e dipende da molti fattori (massa della vettura, efficacia del sistema frenante, ecc…) difficili da calcolare ma anche dalla velocità impiegata. Secondo i calcoli dell’organizzazione dei consumatori, lo spazio di arresto a 130 km/h è di 149 metri, mentre a 150 km/h sarebbe di 192. Con l’aumento di velocità, inoltre, cresce anche la possibilità per l’auto di sbandare o la perdita di controllo in caso di un rapido e brusco input sul volante.

Incidenti più gravi contro tempi di percorrenza ridotti

Se un incidente autostradale avviene a una velocità di 150 km/h comporta potenzialmente anche danni più gravi sia alle vetture che alle persone coinvolte. L’energia cinetica di un corpo in movimento è proporzionale, oltre che alla sua massa, al quadrato della sua velocità: da qui la formula matematica E= (mv²)/2, cioè massa per velocità al quadrato diviso due. Ipotizzando che la massa del veicolo sia di 1.500 kg, se viaggia a 130 km/h la sua energia cinetica sarà di 980 kJ, mentre se viaggia a 150 km/h aumenterà a 1.300 kJ. La differenza di 300 mila joule corrisponde, ad esempio, all’energia necessaria per sollevare di un metro un oggetto da 30 tonnellate. L’unico beneficio consiste nella riduzione dei tempi di percorrenza, calcolati anch’essi da Altroconsumo: riprendendo come esempio il tratto di A4 tra Milano e Brescia, viaggiando a 130 km/h i 75 km sarebbero percorsi in circa 34 minuti e 30 secondi; a 150 km/h, invece, si impiegherebbero circa 30 minuti, un risparmio di soli 4 minuti e mezzo.

TOP STORIES

Top List in the World