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Auto, immatricolazioni in ripresa a ottobre: +14,56%. Stellantis cresce del 6,5%

Continua la ripresa del mercato dell’auto: a ottobre in Italia si registra una nuova crescita, dopo quella di agosto (+9,9%) e settembre (+5,4%), con 115.827 immatricolazioni pari a un incremento del 14,56% rispetto allo stesso mese del 2021 (quando le auto vendute sono state 101.103). I dati del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili mostrano comunque, nonostante il risultato positivo di ottobre, un consuntivo per i primi dieci mesi di 1.091.894 immatricolazioni, ovvero 175 mila auto in meno dello stesso periodo del 2021 pari a un calo del -13,8%.

Nuove vetture

I trasferimenti di proprietà sono stati 439.960 a fronte di 297.892 passaggi registrati ad ottobre 2021, con un aumento del 47,69%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 555.787, ha interessato per il 20,84% vetture nuove e per il 79,16% vetture usate. Nella prima categoria, Fiat Panda si conferma sempre al primo posto con 8.192 unità, seguito da Lancia Ypsilon con 3.653 unità e Jeep Renegade con 3.504 veicoli. Dopo il podio, si trovano Ford Puma (2.897), Citroen C3 (2.884), Toyota Yaris Cross (2.564) e Fiat 500 (2.542). Seguono Dacia Sandero (2.464), Toyota Yaris (2.261) e Toyota Aygo X (2.077). Analizzando i dati secondo le variazioni percentuali, i rialzi più consistenti sono stati registrati da DR Automobiles (+196,81% a 2.695 unità), Alfa Romeo (+116,62% a 1.642) e Skoda (+111,41% a 1.835). Flessioni importanti, invece, per Tesla (-66,29% a 30 unità) e Mitsubishi (-65,35% a 114 unità).

Le immatricolazioni del gruppo Stellantis

Il gruppo Stellantis ha immatricolato in Italia nel mese di ottobre 37.973 auto, il 6,5% in più dello stesso mese del 2021. La quota di rappresentanza sul mercato è del 32,9%, a fronte del 35,3% dello scorso anno. Nei dieci mesi le immatricolazioni del gruppo sono 391.598, in calo del 18,4% sullo stesso periodo dell’anno scorso, con la quota al 36% rispetto al 38,1%. Come anticipato, cinque dei suoi modelli sono nella top ten delle nuove vetture vendute ad ottobre. In termini di immatricolazioni, i dati elaborati da Stellantis su fonte Dataforce presentano un focus su ciascun marchio del gruppo: a ottobre Alfa Romeo ha registrato 1.641 immatricolazioni (+116,8% rispetto a ottobre 2021) e nei dieci mesi 11.247 (+19,1%); Jeep +33,5% a 4.947 immatricolazioni lo scorso mese e -23,7% a 42.350 unità da gennaio; Citroen/Ds +41,1% a 5.843 unità a ottobre e -13,1% a 53.438 nei dieci mesi; Fiat/Abarth -22,2% a 13.310 unità a ottobre e -21,2% a 152.298 unità nel periodo gennaio-ottobre; Lancia +21,6% a 3.663 unità a ottobre e -9,2% a 34.788 nei dieci mesi; Opel +37,7% a 3.438 unità a ottobre e -19,2% a 38.759 unità nei 10 mesi; Peugeot, infine, +15,6% a 5.131 unità a ottobre e -20,8% a 58.718 nei 10 mesi.

Flessione delle auto elettriche

Secondo i dati forniti da Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), a ottobre le auto elettriche hanno registrato una quota di mercato del 3,1% e le vendite sono calate del 49,7% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Nel dettaglio, guardando alle vendite per alimentazione, le autovetture a benzina vedono le immatricolazioni di ottobre aumentare del 21,9%, portando la quota di mercato al 27,8%, mentre le diesel crescono del 21,5% rispetto allo stesso mese del 2021, con una quota del 18,4%. Nei dieci mesi, le immatricolazioni di autovetture a benzina si sono ridotte del 20,6% (con una quota del 28%) e quelle del diesel del 25% (19,7% di quota). Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 53,8% delle immatricolazioni di ottobre, in crescita del 9%, e il 52,3% nel cumulato, in flessione del 4%. Le autovetture elettrificate rappresentano il 44,5% del mercato di ottobre, in aumento del 7,7%, mentre nei dieci mesi del 2022 hanno una quota del 42,7% e calano del 2,2%. Tra queste, le ibride non ricaricabili aumentano del 18,2% nel mese e raggiungono una quota del 36,3% e nel cumulato sono in aumento del 2%, con una quota di mercato del 34%. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili si riducono del 22,6% in ottobre e rappresentano l’8,2% del mercato (-15,7% e 8,7% di quota nel cumulato 2022). Tra queste, appunto, le auto elettriche hanno una quota del 3,1% e diminuiscono del 49,7%, mentre le ibride plug-in crescono del 14,5% e rappresentano il 5,1% delle immatricolazioni di ottobre. Nel periodo gennaio-ottobre 2022, Bev e Phev subiscono entrambe flessioni, rispettivamente del 27,2% e del 5%. Infine, le autovetture a gas rappresentano il 9,3% dell’immatricolato di ottobre, di cui l’8,9% è rappresentato da autovetture Gpl (+30,8%) e lo 0,4% da autovetture a metano (-67,3%). Da inizio 2022, le autovetture Gpl risultano in crescita del 5,1% e quelle a metano in calo del 65%.

L’allarme di Centro Studi Promotor

Prima dei tre risultati positivi più recenti, l’automotive aveva segnato tredici cali consecutivi. Il settore aveva toccato livelli piuttosto bassi sia in termini di domanda che di offerta. Nel primo caso la ragione sta negli effetti negativi della pandemia e gli eventi negativi che l’hanno seguita, nel secondo invece la penalizzazione deriva dalle difficoltà di reperimento di componenti essenziali per la costruzione dei veicoli, in particolare i microchip. Secondo il Centro Studi Promotor, nonostante i segnali di ripresa la situazione rimane comunque preoccupante. «Se la serie positiva dovesse continuare anche in novembre e in dicembre — commenta il presidente, Gian Primo Quagliano —, il 2022 potrebbe chiudere con 1.300.000 immatricolazioni. Un livello inferiore del 10,8% a quello del 2021 e del 32,2% a quello del 2019, un livello assolutamente insufficiente per soddisfare la domanda di sostituzione del parco circolante italiano che sfiora i 40 milioni di autovetture, che è tra i più vecchi d’Europa e che nel 2022 è ulteriormente invecchiato anche per lo scarso interesse che il pubblico ha dimostrato per gli incentivi all’acquisto di auto elettriche o con emissioni molto contenute».

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