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Auto a guida autonoma, il Politecnico di Milano trionfa nel campionato in Texas

Mentre a Los Angeles si aprivano le porte del Salone dell’auto, in Texas andava in scena uno degli eventi più spettacolari del mondo dei motori, l’ (IAC), che, nell’edizione di quest’anno, ha assunto una valenza ancora maggiore per il nostro Paese perché è stato il PoliMOVE a trionfare. Si tratta di una competizione tra università molto importante, dove vengono utilizzate delle monoposto prive di pilota, che quindi devono fare affidamento esclusivamente sulla bontà del sistema di guida autonoma.

L’obiettivo è quello di testare lo «stato dell’arte» delle driverless car, che ultimamente sembrano risentire degli investimenti di minore entità rispetto al passato. L’Indy Autonomous Challenge Powered succede ai Darpha Challenghe, spin-off che ha dato vita a diverse aziende che negli anni si sono fatte strada nel settore dell’auto a guida autonoma, come ad esempio la Waymo. In questo caso il successo del PoliMOVE, che afferisce al Politecnico di Milano, è stato ancora più importante perché le squadre hanno gareggiato sul Texas Motor Speedway a una velocità massima di 140 miglia orarie (225 km/h) in condizioni climatiche fredde e umide e con temperature della pista prossime allo zero.

Come funziona

Il regolamento della competizione IAC prevede un torneo a eliminazione singola con più turni di sfide testa a testa. Le auto da corsa AV-21 si sono alternate nel ruolo di leader (difensore) e di inseguitore (attaccante), con passaggi a velocità sempre maggiori fino a quando una o entrambe le auto non sono state in grado di completare con successo una tornata. Il team PoliMOVE ha battuto l’AI Racing Tech (composto da studenti e docenti dell’Università delle Hawaii, dell’Università della California, di San Diego, della Carnegie Mellon University e dell’Università della California, di Berkeley), che si è piazzato al secondo posto nella fase finale.

La soddisfazione del Politecnico di Milano

«Questa gara è stata particolarmente difficile a causa delle condizioni meteorologiche avverse, oltre che per le altre sfide che abbiamo incontrato in pista», ha dichiarato il Prof. Sergio Savaresi, team leader del Politecnico di Milano. E ancora: «Abbiamo avuto la spaventosa, ma entusiasmante opportunità di vedere in azione il nostro pilota AI eseguire manovre molto critiche per evitare incidenti ad alta velocità sia nella semifinale che nella finale. La piattaforma IAC ha spinto i confini della guida autonoma durante questa sfida in una direzione che può essere particolarmente utile per la sicurezza delle future auto autonome». Guardando il video (in alto in questa pagina) si può vedere la monoposto evitare gli incidenti con una fluidità e una precisione simili a quelle di un pilota umano esperto.

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