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Asta delle auto confiscate dall’Erario: appare anche una Rolls-Royce

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dello Stato ha bandito all’asta il primo lotto di vetture confiscate durante la complessa attività di contrasto agli illeciti commessi nell’ambito dei trasferimenti delle valute da e verso l’estero .

asta delle auto confiscate dall’erario: appare anche una rolls-royce

Photo by svetjekolem – Pixabay

Il primo lotto si componeva di appena dieci  auto, le quali risultano alla fine tutte vendute per una cifra complessiva pari a oltre 200 mila euro.

Col volgere al prossimo anno, ovvero all’inizio del 2024, un ulteriore lotto di veicoli dovrebbe esser messo all’incanto con le stesse procedura, offrendo a chi vorrà partecipare a questa seconda asta (per la modalità di partecipazione, consultare il sito delle Dogane) l’occasione di accaparrarsi vere e proprie chicche a prezzi di saldo, se si conta che in questa prima tornata qualcuno si è aggiustato anche una prestigiosissima Rolls Royce Phantom, per la “modica” cifra di 50 mila euro, naturalmente tutti interamente versati nelle casse pubbliche.

asta delle auto confiscate dall’erario: appare anche una rolls-royce

Photo by NoName_13 – Pixabay

“Con questa iniziativa, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli conferma di voler impegnarsi nel recuperare fondi per l’Erario dai beni acquisti dalla criminalità organizzata“, ha spiegato il direttore generale Roberto Alesse all’ANSA, evidentemente con l’orgoglio di chi ha finalmente chiuso il cerchio di un’attività che ha visto lo sforzo di numerosi componenti dell’amministrazione pubblica e degli inquirenti.

A proposito della Rolls Royce alienata dall’Agenzia non è ancora dato sapere se si tratti della stessa auto di lusso con interni in pelle di coccodrillo che, nel maggio del 2021, era arrivata al porto di Livorno dalla Russia e, se non fosse stata sequestrata dalla Guardia di Finanza locale in collaborazione con l’Agenzia del Demanio e delle Dogane di Livorno, teoricamente diretta a una nota società di Roma.

asta delle auto confiscate dall’erario: appare anche una rolls-royce

Photo by Engin_Akyurt – Pixabay

In realtà, ai tempi la notizia destò scalpore non solo per i sospetti in capo ai due termini societari dello scambio ma anche perché, subito dopo i primi controlli a cura degli inquirenti, si scoprì che il tipo di coccodrillo utilizzato per ricavare la pelle per il rivestimento era appartenente alla “Crocodylia spp”, una specie oltretutto protetta.

Certo, ci sarebbe anche da chiedersi perché su quella Rolls Royce “Phantom”, ovvero la versione della berlina della casa britannica con la doppia “R” che più simboleggia lo sfarzo e lo status da nababbo dell’eventuale proprietario, qualcuno avesse sentito l’esigenza di aggiungere un particolare che, a dir poco, definiremmo “kitsch”. Ma si sa, i gusti di certi personaggi dalla condotta non proprio esemplare a volte sono tanto insondabili quanto la doppia vita che nascondono dietro i loro bei abiti firmati e i salotti che, immancabilmente, finiscono per accoglierli.

Tornando però alla cronaca di allora, denunciato l’importatore per il reato previsto dalla legge numero 150-92, l’amministrazione avvio l’iter per passare dal sequestro alla confisca vera e propria. E tuttavia sarebbe interessante oggi non solo sapere se ci troviamo di fronte allo stesso veicolo ma come, nel caso, l’Agenzia avrà gestito l’affare del terribile rivestimento in pelle, ulteriormente discutibile, soprattutto dal punto di vista etico, in una vicenda già poco encomiabile per tutti i soggetti coinvolti.

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