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Alfa Romeo Giulia SWB Zagato, la fuoriserie del Biscione è servita

Si chiama Alfa Romeo Giulia SWB Zagato e celebra il centenario della collaborazione tra la casa del Biscione e l’atelier milanese, iniziata nel 1921 con la TIPO G1. La base tecnica di questa conturbante one-off è quella della Giulia GTAm, con motore V6 biturbo da 540 CV, accoppiato alla trasmissione manuale. Una meccanica vestita da Zagato con una carrozzeria due porte in fibra di carbonio e passo accorciato rispetto a quello della berlina di derivazione. L’auto finirà nelle mani di un cliente tedesco, selezionato tra i collezionisti Zagato e già possessore di gioielli come 8C Competizione, Giulia Quadrifoglio GTA e GTAm e di modelli Granturismo Zagato con l’Alfa S.Z. (a cui la Giulia SWB Zagato si ispira). Il processo di design è stato svolto chiedendo il supporto di Alejandro Mesonero, capo del design di Alfa Romeo e del suo team. L’ideazione, lo sviluppo e la produzione della vettura sono state, invece, interamente ed autonomamente eseguite dall’Atelier milanese senza supporti esterni. “La vettura che si colloca perfettamente nel percorso storico dei due marchi, coniugando bellezza e prestazioni”, spiega in una nota ufficiale Alejandro Mesonero: “Alfa Romeo “SZ”, una sigla che evoca emozioni, radica le sue origini nella storia profonda dei carrozzieri, quella delle vetture fatte con la cura sartoriale di chi veste in modo speciale una meccanica secondo il pensiero, la cultura di quegli atelier che, come Zagato in questo caso, hanno interpretato il marchio del Biscione. La filosofia di questa nuova SZ del 2023 è quella del 1960, fatta di una carrozzeria guidata dalla semplicità, dall’aerodinamica, dall’alleggerimento fisico”. Il frontale della vettura è caratterizzato dal concetto 3+3 dei proiettori – derivati dalla Tonale – ampiamente raccontato sulle nuove Alfa Romeo, ma anche di quella SZ degli anni 90. La cabina, totalmente in carbonio, ripropone un altro elemento caratteristico del marchio, con le due gobbe sul tetto, che migliorano l’aerodinamica senza influire sull’ergonomia interna. Al posteriore la “coda tronca”, soluzione di stile tipica della carrozzeria Zagato.

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