L’Alfa Romeo 33 Stradale, presentata alla stampa il 30 agosto, è soltanto la prima tappa di una strategia che porterà il marchio italiano a sviluppare una linea di fuoriserie e di edizioni limitate più o meno liberamente ispirate al passato glorioso del Biscione. “A novembre inizieremo già a lavorare sulla prossima”, dice a Quattroruote il capo del design, Alejandro Mesonero-Romanos, commentando lo stile dell’auto in questa intervista video.
Alfa Romeo 33 Stradale: due chiacchiere con chi l’ha disegnata
Altri tre o quattro modelli in agenda. A Mesonero-Romanos fa eco Jean-Pierre Ploué, responsabile del design del gruppo Stellantis: “La storia del marchio è una fonte inesauribile di ispirazione. Facciamo molto sul serio nel programma che abbiamo definito Bottega, e ci aspettano mesi e anni di gran lavoro”. Nessuno dei due si è sbilanciato su quali potrebbero essere le prossime realizzazioni, ma secondo fonti confidenziali sarebbero già tre o quattro le auto in agenda, con il design ormai finalizzato.
Alfa Romeo 33 Stradale (2023)
Il Biscione come il Cavallino. Il programma Bottega, che prevede la realizzazione di serie speciali ad alto tasso di esclusività, è assimilabile a linee come Icona in casa Ferrari, quella che ha dato vita, per capirci, alle Monza SP1 ed SP2 e alla Daytona SP3. Non è detto che anche le prossime espressioni siano in tiratura così limitata come la 33: tuttavia, prevedendo tutte una costruzione artigianale e non industriale, difficilmente potranno superare le 100 unità.