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A Pantelleria si produrrà energia elettrica da moto ondoso: installato il primo dispositivo

Sfrutterà le onde al largo dell’isola vulcanica per creare energia elettrica pulita il dispositivo installato da Eni a 800 metri dalla costa di Pantelleria. Si tratta di Iswec, Inertial Sea Wave Energy Converter, una tecnologia sviluppata da Eni in collaborazione con il Politecnico di Torino e Wave for Energy s.r.l. (spinoff dello stesso ateneo): un dispositivo innovativo nell’ambito delle soluzioni per la produzione di energia rinnovabile offshore capace di convertire il moto delle onde in elettricità. Perfetto per alimentare infrastrutture offshore, isole minori off-grid e comunità costiere.

Iswec (Inertial Sea Wave Energy Converter), tecnologia innovativa capace di convertire il moto delle onde in elettricità, è sato installato a 800 metri dalla costa e collegato alla rete elettrica dell’isola. Potrà raggiungere i 260 kilowattora di picco. Quella di Pantelleria è la prima installazione del dispositivo su scala industriale nel mar Mediterraneo

Il dispositivo di Pantelleria è stato collegato alla rete elettrica dell’isola e potrà raggiungere i 260 kilowattora di picco di produzione di energia elettrica da moto ondoso. La campagna sperimentale, condotta in reali condizioni di esercizio, porterà a risultati utili per lo sviluppo dei dispositivi di seconda generazione già in fase di studio. Grazie al suo design, Iswec è in grado di adattarsi alle condizioni meteo tipiche di Pantelleria. Una capacità di adattamento sviluppata mediante un algoritmo genetico dall’Eni Green Data Center (Gdc) di Ferrera Erbognone. Il primo impianto pilota è stato installato a Ravenna a marzo 2019, collegato alla piattaforma Pc80 e integrato con un impianto fotovoltaico. Al termine della campagna sperimentale, l’impianto è stato dismesso. Quella di Pantelleria è la prima installazione del dispositivo su scala industriale nel mar Mediterraneo

Com’è fatto

Come spiega l’azienda, la macchina consiste in uno scafo in acciaio di 8 metri per 15 che ospita il sistema di conversione dell’energia, costituito da due unità giroscopiche di più di 2 metri di diametro ciascuna. Il dispositivo è mantenuto in posizione – in un fondale di 35 metri – da uno speciale ormeggio di tipo autoallineante composto da tre linee di ormeggio e uno swivel, mentre l’energia elettrica prodotta è portata a terra mediante un cavo elettrico sottomarino.

I vantaggi

L’energia da moto ondoso è una delle forme di energia rinnovabile con più potenzialità, ma meno sfruttate: il 70 per cento della superficie terrestre è ricoperta da acqua e, di questo, il 97 per cento è costituito da mare e oceani. La potenza sviluppabile dalle onde del mare corrisponde a circa 2 terawatt a livello globale, corrispondenti a circa 18 mila terawattora all’anno, pari a quasi la domanda annuale di elettricità del pianeta. Tra i vantaggi dell’energia da moto ondoso non c’è solo la grande disponibilità della fonte primaria, ma anche la sua prevedibilità. Inoltre, l’energia delle onde del mare è continua e di maggiore densità energetica rispetto a quella del sole e del vento, essendo disponibile sia di giorno che di notte. Un ulteriore vantaggio di questa tecnologia è la notevole riduzione dell’impatto paesaggistico in quanto il dispositivo emerge solamente per circa 1 metro sopra il livello dell’acqua.

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