Brescia – È partita da Viale Venezia, accompagnata dalle Frecce Tricolori in festa e dal pubblico delle grandi occasioni, la 41 edizione della rievocazione storica della 1000 Miglia. Quattrocentoventi le vetture iscritte, tutti modelli che hanno partecipato alla Freccia Rossa tra il 1927 e il 1957, anno in cui la corsa venne interrotta per il tragico incidente della Ferrari di Alfonso de Portago a Guidizzolo. Gli equipaggi arrivano da tutto il mondo, con lo squadrone più numeroso proveniente dai Paesi Bassi— oltre 120 vetture — seguito dal gruppo americano, tedesco e inglese. E tra le auto, a fare la parte del leone sono le Alfa Romeo, con una cinquantina di esemplari iscritti di cui tre della collezione Heritage di Stellantis, seguite da Fiat, Jaguar, Lancia, Mercedes, Porsche , Aston Martin, e delle Ferrari spettacolari , molte delle quali ormai custodite oltreoceano. Sono state preparate dai meccanici più sapienti- chi può ce li ha al seguito- per affrontare cinque faticosissime tappe lungo il classico percorso da Brescia a Roma e ritorno, che quest’anno però è stato allungato di un giorno, aggiungendo alle regioni attraversate anche il Piemonte, per un totale di oltre 2200 chilometri. Che a bordo di queste vetture sembrano non finire mai : «Sarà una 1000 Miglia molto dura da affrontare, anche in termini fisici vista la lunghezza — spiega Giovanni Moceri, vincitore della Freccia Rossa nel 2019 e in questa edizione navigatore di Osvaldo Peli a bordo dell’Alfa Romeo 6C 1750 Gs spider Zagato del 1931 — «La terza tappa da Roma a Parma è quella che temiamo di più — aggiunge il driver Osvaldo Peli — poi i chilometri vanno via via, riducendosi e iniziamo a respirare il profumo di Brescia».
Le tappe
I partecipanti
In prima linea, ai nastri di partenza, tutti i grandi professionisti della regolarità classica: dai vincitori dell’ultima edizione Vesco- Salvinelli, a Belometti-Bergomi, Moceri- Peli,Turelli,Giacomello-Gennaro,Battagliola- Piona. Tutti ovviamente a bordo di vetture anteguerra, favorite dal “coefficiente” , come la rara Lancia Lambda spider tipo 214 Casaro del 1925 con a bordo Filippo Sole e Daniele Turrisi , vincitori Warm Up Usa 2022: «La prima cosa con una vettura come la nostra è arrivare alla fine — spiega il collezionista milanese Filippo Sole — cercheremo di fare bene le prove, anche se la vera vittoria, alla 1000 Miglia è terminare e divertirsi».
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