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La ricetta green di Allianz: riparare più che sostituire

Per il colosso assicurativo, riparare invece di sostituire una parte dell'auto danneggiata fa risparmiare migliaia di tonnellate di CO2

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Prevenire è meglio che curare, certo, ma a danno fatto, l’unica soluzione è quella di sistemare. Nel caso della propria auto anche ricorrendo alla compagnia assicurativa con cui si è stipulato il contratto annuale, sia in caso di ragione ma anche di torto, con kasko o mini-kasko.

Proprio Allianz nel corso del decimo Allianz Motor Day si è espressa in merito alle fasi successive agli incidenti in auto. Secondo il colosso assicurativo, riparare il pezzo danneggiato, rispetto a sostituirlo del tutto, può contribuire a ridurre drasticamente le emissioni di CO2 in atmosfera su base annua.

Produzione non necessaria

A spiegare lo studio della Compagnia è stato Klaus-Peter Roehler, membro del Board of Management di Allianz SE, responsabile del business assicurativo di Germania, Svizzera, Europa Centrale e Orientale, del Global P&C Retail & SMC e di Global Claims.

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Il manager ha affermato che le cosiddette “riparazioni verdi”, nell’arco di un anno secondo le statistiche dei Lloyd, possono portare realmente a una diminuzione delle emissioni di CO2 complessive del 2%, pari a 30.000 tonnellate.

Ma cosa sono nel concreto? Si tratta di riparazioni effettuate rispettando l’ambiente, con materiale (come vernice) prodotto seguendo concreti standard di qualità e sicurezza e, soprattutto, andando a lavorare la parte danneggiata per riportarla al suo stato iniziale.

Definite “verdi” perché produrre un componente nuovo richiede l’impiego di una quantità di energia ben superiore rispetto a ripararlo, senza considerare le fasi di trasporto verso le officine qualificate per rifinitura e montaggio.

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Le officine

Proprio la scelta dell’officina specializzata per la riparazione è stato poi il secondo tema della decima edizione dell’Allianz Motor Day. Spesso trovare un centro con tutte le competenze necessarie allo smontaggio, alla riparazione e al montaggio delle componenti può rappresentare un’impresa molto ardua per l’utente.

Per venire incontro ai propri clienti, il manager ha affermato che, nei prossimi anni, una delle proposte dell’azienda verso l’Europa sarà quella di creare dei criteri di sostenibilità comuni su tutto il territorio, per standardizzare il servizio offerto dalle officine.

Allianz insieme ad altri stakeholder del settore automotive, vorrebbe creare standard comuni di sostenibilità in tutta Europa. Solo così sarebbe possibile per noi includere consapevolmente l’aderenza ai criteri di sostenibilità nella scelta di un’autofficina.

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La nuova piattaforma

Contestualmente allo studio, l’assicurazione ha annunciato anche che nei prossimi mesi presenterà una nuova piattaforma digitale dedicata alle auto elettriche. Fornirà informazioni complete ai propri clienti con l’obiettivo futuro di diventare un vero e proprio accurato marketplace di settore.

Le informazioni che la nuova piattaforma restituirà saranno quelle relative alla copertura e le stazioni di ricarica, oppure a servizi come il controllo delle batterie prima di acquistare o vendere un’elettrica di seconda mano.

La piattaforma sarà attiva a partire dall’inizio del 2023 in Germania, per poi espandersi anche in altri Paesi.

Con una piattaforma come questa, Allianz intende aiutare i clienti a decidere in favore della mobilità sostenibile offrendo loro, in un unico marketplace, un’ampia gamma di informazioni, prodotti e servizi relativi alla mobilità elettrica.

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