Motori

Sport

Se la Ducati clienti batte l'ufficiale per un cavo

se la ducati clienti batte l'ufficiale per un cavo

Se la Ducati clienti batte l’ufficiale per un cavo

In effetti chi non è proprio addentro al motomondiale si chiede come mai una Ducati clienti vada più veloce di quella ufficiale. Come insomma Jorge Martin sia a soli 3 punti da Pecco Bagnaia, dopo aver vinto tra sprint e domenica cinque delle ultime gare di MotoGp, mettendo la Rossa davanti a un grave dilemma. Eppure la risposta c’è, e arriva da quel cavo che pende dal tetto dei box e che viene agganciato alle moto non appena il pilota la mette a riposo. E non è un caso che il team ufficiale si chiama Ducati Lenovo, perché la partnership con l’azienda tecnologica è il cuore del dilemma. E della soluzione.

In pratica: di Ducati in pista ce ne sono ben otto, cosa che ha fatto storcere il naso alla concorrenza per il rischio di un mondiale monomarca. I risultati, guardando la classifica, sono un po’ quelli: Bagnaia primo, Martin subito dietro con la Pramac, poi Bezzecchi (Mooney VR46) e un Team Gresini che scalpita e accoglierà nel 2024 il fenomeno Marc Marquez. Però, come dice l’Ingegner Dall’Igna, «quando la Suzuki ha lasciato, ci è stato chiesto aiuto. Anche se sappiamo bene che le moto sono tante da gestire».

Per riuscirci, allora, ecco la soluzione fatta in casa durante la pandemia, e che grazie alla sua tecnologia è diventata «un vantaggio competitivo». Si chiama Remote Garage, è nella sede di Bologna, ed è collegato con le piste di tutto il mondo in modo da ricevere i dati che escono da quel cavo. Ed è qui appunto la risposta alla domanda iniziale: via server arrivano sugli schermi i set up e le elaborazioni dei 4 team Ducati e a tutti vengono restituiti. In pratica: se Bagnaia trova una nuova soluzione vincente, lo sa anche Martin e viceversa. Così come succede anche per ingegneri e piloti degli altri box legati alla casa madre: «È la nostra filosofia ha spiegato Gabriele Conti, Direttore dei Sistemi Elettronici Ducati, durante un giro nel paddock a Misano : preferiamo la condivisione. Magari per noi potrebbe diventare uno svantaggio, però lavorare insieme agli altri dà più possibilità di migliorare. Nella massima trasparenza». E in fondo, allora, il segreto Ducati è molto semplice: fare squadra. Perché poi, naturalmente, vincerà il migliore.

TOP STORIES

Top List in the World