Prove

Nuova Skoda Kodiaq, la prova in anteprima del prototipo

Viene svelata a ottobre 2023 con un nuovo design, interni riprogettati e una piattaforma evoluta. Sarà anche ibrida, mild e plug-in

nuova skoda kodiaq, la prova in anteprima del prototipo

Era il 2016 quando il primo modello della nuova famiglia SUV di Skoda veniva alla luce. Ora, a distanza di sette anni e dopo più di 790.000 unità vendute – oltre le aspettative della stessa Casa -, dalle parti di Mlada Boleslav si stanno preparando a lanciare la seconda generazione della Skoda Kodiaq, che verrà svelata a ottobre 2023 per poi arrivare sul mercato a inizio 2024.

Ma, con qualche mese d’anticipo, ho avuto la possibilità di vedere la Kodiaq, di guidarla in versione prototipale per qualche decina di chilometri e di scoprire alcune delle più importanti novità riguardanti il design, gli interni e l’abitacolo, la meccanica e i powertrain, che per la prima volta sono disponibili anche con tecnologia ibrida.

Le dimensioni e gli esterni

Per la Skoda Kodiaq di seconda generazione c’è un piccolo aumento della lunghezza totale. Si parla di 4,76 metri, cioè 6 centimetri in più rispetto a prima. Restano pressoché identiche le altre misure, con una larghezza di 1,86 metri, un’altezza di 1,65 e un passo di 2,79 metri.

Anche con le camuffature applicate sulla carrozzeria, si notano alcune delle principali novità del design. I gruppi ottici anteriori, per esempio, restano disposti su due livelli ma sono più sottili e, dentro, si nota la nuova struttura dei bulbi, con una rifinitura azzurra che ricorda i cristalli di Boemia e che identifica la tecnologia a matrice di LED.

La griglia è più grande e squadrata e, sotto, il paraurti fa intravedere una forma geometrica e regolare, che poi lateralmente viene ripresa anche dai passaruota, ora squadrati. A causa della pellicola è invece più difficile capire che aspetto abbia il posteriore, ma si intravede un terzo montante particolarmente scolpito.

Il bagagliaio e gli interni

Non mi è stato possibile fotografare o filmare gli interni, ma quel che posso raccontarvi è che il bagagliaio, da buona tradizione Skoda, è a dir poco enorme. E i dati parlano chiaro: 910 litri di capacità minima per la versione a cinque posti (+ 75 litri), 845 per quella a sette posti con la terza fila abbattuta, altrimenti 340.

Tutto l’abitacolo è stato rivisto. Al centro della plancia, ora, troneggia un display touch da 12,9″ di diagonale, mentre davanti al guidatore il cruscotto digitale è di 10,2″. Altri comandi fondono invece il mondo digitale con quello analogico per cercare il massimo dell’ergonomia di utilizzo. Il selettore del cambio, poi, è stato spostato sul piantone dello sterzo – un po’ come quello della Volkswagen ID.3, per capirci – e così si liberano circa 2 litri utili sul tunnel centrale, nel quale trova spazio anche un doppio caricatore wireless per smartphone dotato anche di sistema di raffreddamento.

La Kodiaq 2024 promette l’utilizzo di materiali di rivestimento di alta qualità e, in larghissima parte, di origine riciclata, come per esempio per i pannelli porta, i sedili, il cielo. Persino gli iconici ombrello e raschiaghiaccio ora sono prodotti da materiali riciclati.

Non possono mancare le soluzioni “simply clever” alle quali Skoda ci ha abituati: tra le nuove, uno spray rivestito in microfibra per la pulizia dei display oppure una console multifunzione da installare sul tunnel posteriore senza che pregiudichi l’utilizzo del posto centrale.

Piattaforma evoluta

La Kodiaq di seconda generazione è basata sulla piattaforma MQB Evo. Un’evoluzione, appunto, che riguarda principalmente il comparto sospensioni, su tutto l’adozione di ammortizzatori a doppia valvola per gestire separatamente la fase di compressione da quella di estensione. Sostanzialmente le stesse modifiche che abbiamo visto sul prototipo della Volkswagen Tiguan.

È disponibile il DCC Pro per una regolazione delle sospensioni elettroniche su tre posizioni principali, Normal, Comfort e Sport, e 15 posizioni intermedie personalizzabili. A seconda della configurazione, il DCC Pro è abbinato anche allo sterzo progressivo, con il quale le modalità di guida promettono di assumere un carattere molto deciso.

Sulle decine di chilometri di test effettuati a bordo di un’auto che, lo ricordo, per quanto in stadio avanzato, è ancora un prototipo, ho guidato solamente nella modalità Normal.

Ho apprezzato un’ottima taratura dell’assetto affinché l’assorbimento sia sempre equilibrato. La posizione di guida è elevata, molto piacevole, e lo sterzo progressivo leggero: avrei voluto provarlo anche in Sport per aumentare il feeling di connessione con l’avantreno.

In Skoda poi hanno lavorato tantissimo per migliorare l’insonorizzazione generale, che mi è parsa effettivamente di alto livello. Il DSG a 7 rapporti – a 6 per la plug-in che però non ho provato – si conferma sempre dolce nelle cambiate e, a proposito, mi ha convinto molto la posizione del selettore della marcia sul piantone dello sterzo, perché per passare alla modalità Sport del cambio oppure dalla marcia avanti alla retromarcia non serve mai staccare la mano destra dal volante.

Ovviamente poi c’è il capitolo sicurezza: tra nuovi e ottimizzati, ci sono 16 dispositivi ADAS, fino a nove airbag e altre funzioni come la possibilità di spostare l’auto nei parcheggi dall’esterno, usando lo smartphone.

La gamma motori: benzina, diesel, ibrido mild e plug-in

Due novità importantissime per la Kodiaq di seconda generazione sono i propulsori ibridi. Il primo è un mild-hybrid con sistema a 48 volt, che supporta attivamente il 1.5 benzina quattro cilindri a ciclo Miller con turbina a geometria variabile. È dotato anche di tecnologia di disattivazione di due cilindri quando la richiesta di potenza non è eccessiva ed eroga 150 CV.

Lo stesso motore fa da base alla variante plug-in che, con una batteria da 26 kWh, promette percorrenze in elettrico di circa 100 km e, supportando anche la ricarica a corrente continua a 50 kW, si ricarica fino all’80% nell’arco di mezz’ora. In questo caso la potenza totale di sistema è di 204 CV. La potenza di ricarica in corrente alternata è invece di 11 kW.

C’è poi il 2.0 benzina 4×4 da 204 CV e i due diesel 2.0 da 150 e 193 CV, quest’ultimo con trazione integrale. Per tutti, il cambio è l’automatico DSG.

Semplificata la gamma con due allestimenti, 4 combinazioni di colori e materiali, 13 pacchetti e qualche optional.

TOP STORIES

Top List in the World