Gli scenari del mercato piloti della MotoGP sembrano poter cambiare davvero rapidamente in questi giorni. E in questo momento sembrano poter regalare un’opportunità davvero ghiotta a Franco Morbidelli.
Appena 48 ore fa, il pilota italiano sembrava essere in una posizione complicata anche solo per trovare una sella nel 2024, ma nel frattempo le cose sono cambiate parecchio, soprattutto per quanto riguarda la seconda moto del Prima Pramac Racing, che oltretutto sarebbe una Ducati in versione factory.
Il francese starebbe per cedere alla corte di Lucio Cecchinello per approdare nella squadra satellite della Honda. Se molti ne facevano un discorso economico, a quanto pare invece si tratta di una questione di prospettive: la Ducati offre un solo anno di contratto a Johann, con la possibilità di approdare in Rosso nel Mondiale Superbike nel 2025. LCR invece metterebbe sul piatto un contratto biennale ed è questo ad attrarre Zarco.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Per quanto riguarda Bezzecchi, il richiamo della moto ufficiale non sembra reggere il confronto con la possibilità di rimanere con alla Mooney VR46, con il gruppo di lavoro che gli ha permesso di iniziare a mostrare il suo talento in MotoGP. Del resto, quest’anno sta già dimostrando che il binomio formato da lui e dalla sua squadra di Valentino Rossi può ambire a grandi cose anche con una Ducati di vecchia generazione.
Se gli scenari dovessero essere effettivamente questi, ecco quindi che il nome di Morbidelli si assicurerebbe clamorosamente la pole position per il ruolo di compagno di box di Jorge Martin. Uno scenario che ovviamente fa tanto piacere a Frankie, che avrebbe la grande occasione per rilanciarsi su una moto competitiva dopo gli ultimi due anni molto complicati alla Yamaha.
Leggi anche:MotoGP | Valentino: “Ci sono possibilità che Bezzecchi resti in VR46”MotoGP | Zarco perfeziona il suo passaggio alla Honda LCR nel 2024MotoGP | KTM, l’annuncio di Acosta in stand-by: “Lavoriamo a una soluzione per tutti”MotoGP | KTM e Brad Binder inseparabili: c’è il rinnovo fino al 2026