È morto Marcello Gandini, designer delle più note auto sportive. Tra le sue creature la Lamborghini Miura e la Ferrari GT4
Gandini non si interessò solo del settore automobilistico, ma anche del disegno industriale e dell’arredo. E appena il 12 gennaio scorso il Politecnico di Torino gli aveva conferito la laurea honoris causa in Ingegneria meccanica. La camera ardente sarà allestita nel suo studio ad Almese (Torino) domani dalle 15 alle 19 e venerdì mattina dalle 10 alle 12. Il funerale, in via di organizzazione, dovrebbe celebrarsi nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano a Rivera venerdì stesso, o al più tardi sabato mattina.
Iris Apfel, morta a 102 anni l’icona della moda di New York
Il discorso
La carriera
Dopo avere fatto la storia dell’auto con modelli celebrati come la Lamborghini Diablo e le Maserati Biturbo e Chubasco, e avere collaborato come designer indipendente con case automobilistiche come Renault, Nissan, Toyota e Subaru, di recente il suo impegno si è concentrato sulla ricerca e sull’innovazione, ottenendo una serie di brevetti. A 85 anni non aveva mai smesso di lavorare, il suo prossimo progetto avrebbe dovuto essere in Qatar, dove stava lavorando a una piattaforma di formazione per il museo dell’auto di Doha. « Marcello Gandini – aveva detto il rettore del Politecnico Guido Saracco in occasione della cerimonia – è un innovatore. Ha saputo unire un gusto estetico altissimo con soluzioni ingegneristiche e tecnologiche all’avanguardia, contribuendo a migliorare l’intero iter della progettazione industriale»