Il fuoristrada che vanta innumerevoli imitazioni e repliche, da sempre essenza del marchio Land Rover è un modello a sé solo nel '90
La rivoluzione a lungo sussurrata è finalmente arrivata: Land Rover si prepara a sparire come marchio e trasformare le tre classiche linee di prodotto, Range Rover, Discovery e Defender, in dei brand della nuova società JLR.
L’evoluzione della specie
La storia che modello classico che tutti conosciamo come Defender inizia alla fine degli Anni ’70, quando si inizia a ragionare sull’erede del Land Rover Serie III, lanciato nel 1972. I tecnici si trovano davanti due possibilità: un’ulteriore evoluzione, che darebbe vita a una Serie IV, con ulteriori migliorie ma lo stesso schema tecnico, oppure una riprogettazione completa.
Alla fine si opta per la seconda soluzione: il telaio viene riprogettato per accogliere nuove sospensioni con molle elicoidali che migliorano sia la guidabilità su strada sia l’escursione in offroad. Anche la carrozzeria viene leggermente rimodellata sfruttando i cm guadagnati sia in lunghezza sia in larghezza sia nel passo, che si allunga soprattutto nella versione corta, toccando i 93 pollici, 2,36 cm, anche se ufficialmente la sigla rimane 90.
La nascita del Defender
Per alcuni anni i due modelli sono indicati unicamente come Land Rover 90 e 110, ma nel 1990 la Casa decide di fare un ulteriore passo avanti e dare a questi veicoli un nome vero e proprio. La ragione sta nel fatto che con la nascita della Range Rover, introdotta nel 1970, e quella della Discovery seguita proprio nella prima metà degli Anni ’80, Land Rover è di fatto diventato un brand a sé stante e non più una famiglia di modelli offroad “figli” di Rover.
Land Rover Defender 1983-2015
Le evoluzioni
Negli anni che contraddistinguono la lunghissima carriera di Defender, le modifiche principali riguardano principalmente gli avvicendamenti tra i motori. Si parte dai diesel turbo a quattro cilindri di origine VM, sostituiti poi a fine Anni ’90 dal 5 cilindri Storm 2.5 con tecnologia pompa-iniettore e 122 CV, che lo accompagnano per diversi anni.
Nel 2007, quando il modello sembra ormai pronto alla pensione, arriva un rinnovamento importante: sotto il cofano c’è una nuova unità a quattro cilindri di origine Ford da 2,2 litri (poi aumentati a 2,4) e 138 CV con un nuovo cambio a sei rapporti anch’esso derivato Ford. Con l’occasione, anche gli interni vengono rinnovati, con una nuova plancia e sedili posteriori finalmente non più laterali ma fronte marcia, che limitano però i posti a quattro sulla 90 e a cinque o sette sulla 110.
Con questa evoluzione, Defender rimane ancora in commercio poco meno di 10 anni, riuscendo a celebrare i 40 anni con varie edizioni speciali prima di cedere il passo al Defender moderno che ha però tutt’altra base e tecnologia.