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Land Rover Defender

Motori

Land Rover Defender 130: 8 posti, trazione integrale permanente e qualità elevata. La prova su strada

Le icone son tali per rimanere nel tempo e, in ambito automobilistico, non si può non conoscere la mitica Defender. Costruita fin dai primi mesi del 1948, si è evoluta fino a diventare, dal 2019, un moderno fuoristrada lussuoso, con tutti i comfort e la tecnologica richiesta, senza compromettere le performance quando l’asfalto finisce. Nuova Land Rover Defender si basa ora su una scocca portante, con motori a quattro, sei e otto cilindri, anche turbo, con alimentazione benzina, diesel e anche ibrida plug-in. Oltre alle più piccole versioni 90 e 110, abbiamo provato la più recente versione 130, la più grande di tutte grazie allo spazio extra nel posteriore, riservato alla terza fila di sedili per poter accogliere fino ad otto persone in tutto il comfort possibile. I listini di Defender 130 partono da 91.000 euro.

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Design e dimensioni

Nuova Defender 130 spinge le dimensioni del grande fuoristrada oltre la soglia dei 5 metri (precisamente 5,36 m) grazie allo sbalzo posteriore più generoso di 35 cm rispetto alla versione 110 (5,08 m con la ruota di scorta). Non varia la larghezza, sempre 2,01 metri e neanche l’altezza, con ben 1,97 m. Si tratta di uno dei fuoristrada più grandi in commercio, potendo vantare uno spazio a bordo veramente incredibile. Le ruote si spingono fino a 22” di diametro per i cerchi in lega, riservati però alla sola versione V8, mentre il nostro esemplare in allestimento X era dotato di cerchi in lega silver da ben 20”. Il passaruota è così grande da far sembrare quasi “normale” la grandezza dei cerchioni. Forme semplici, monolitiche e capaci di inglobare la linea della vettura all’interno di una silhouette costante, come da tipica scuola di design di Land Rover. Il frontale è imponente, massiccio, con lo sguardo accigliato dato dalla firma luminosa a led dei fari, ovviamente con fascio adattivo a matrice. Posteriormente troviamo luci led quadrangolari, poste alle estremità della vista posteriore. Non manca la ruota di scorta, così come il tipico “quadrato” sulla vista laterale e neppure le piastra in alluminio sul cofano, per massimizzare l’aspetto fuoristradistico. Ci sono anche delle simil pedaline sul frontale, così come è possibile richiede anche le pedane laterali per facilitare l’accesso a bordo. Ovviamente è infinita la possibilità di personalizzazione dell’auto, con scalette ausiliari sui fianchi, box sul tetto, pedaline e molto altro.

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Meccanica e piattaforma

Tutta nuova la piattaforma D7x a scocca portante, abbandonando lo schema a traverse e longheroni della precedente Defender. Ereditata dalla Discovery, propone maggior rigidità strutturali grazie a significativi rinforzi nei giunti principali delle componenti, così da resistere meglio alle sollecitazioni nelle fasi più impegnative in ambito off-road. Sono ora disponibili delle sospensioni indipendenti, con doppio quadrilatero sovrapposto all’anteriore e bracci multipli nel posteriore, per un giusto compromesso tra comfort su strada e capacità sullo sterrato. Le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico consentono poi un’escursione da terra da 21 a 36 cm (standard 27 cm) permettendole così, con l’estensione massima, di superare guadi fino a ben 90 cm di altezza. Tutti i motori, dai 4 cilindri fino agli otto, sono disposti longitudinalmente, con trazione prevalentemente al posteriore grazie al differenziale centrale che rimanda coppia all’avantreno a seconda delle condizioni dell’asfalto. Un secondo differenziale è disponibile a richiesta, così come il sistema Terrain Response 2, con programmi di guida specifici e maggiori capacità in off-road. Le marce ridotte sono poi direttamente integrate nel cambio automatico ZF, un convertitore di coppia ad otto rapporti, di serie per tutte le versioni. Diverse le modalità di guida, tra auto, comfort, neve, ghiaccio, ghiaia, sassi, fango e molte altre, a seconda delle condizioni che si possono incontrare.

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Notevole poi la possibilità di controllare tutta la zona circostante all’auto grazie alle telecamere in HD a 360 gradi. Forse la qualità migliore mai trovata su una vettura di nuova generazione, potendo facilmente riconoscere ogni singolo sassolino presente sulla strada. C’è anche una ricostruzione virtuale che consente di vedere cosa accade sotto alle ruote anteriori e sotto al cofano, così da sapere sempre dove si stanno inserendo le ruote, per la massima precisione in ogni circostanza. Molto utili anche in caso di parcheggio, dovendo comunque gestire ben 5,36 metri di vettura. Parlando di telecamere, è disponibile anche lo specchietto retrovisore elettrico, grazie ad una telecamera posta sulla pinnetta sul tetto, così da controllare meglio l’area posteriore anche in marcia. Per la retrocamera, c’è anche un indicatore che ci avverte quando ci stiamo avvicinando troppo alla vettura dal retro, rischiando di limitare l’apertura del portellone o addirittura toccare con la ruota di scorta.

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Interni, tecnologia e spazio a bordo

Come sembra lecito aspettarsi, la qualità e lo spazio a bordo di nuova Defender 130 sfiorano letteralmente i massimi livelli della categoria. Partendo proprio dal passo, oltre 3 metri che permette a tutti e otto gli occupanti di beneficiare di margine a sufficienza per gestire un modesto viaggio. Dal posto di guida, si gode di una vista privilegiata sulla strada e sul cockpit dell’auto, con un cruscotto dal design retrò, molto solido e ricco di appigli e maniglie, da vera auto pensata per l’avventura. Tantissimi vani porta oggetti, dal tunnel centrale configurabile alla mensola che percorre in larghezza tutta la plancia. Pelle e plastiche sono estremamente solide, robuste, senza però penalizzare la qualità, notevole soprattutto per ciò che riguarda gli assemblaggi. Ci sono ben 3 prese Usb per i passeggeri anteriori e due per quelli posteriori. Clima automatico a 4 zone, mentre la seconda fila di sedili beneficia anche delle bocchette sul tetto, così come per l’ultima fila, a cui son dedicate due bocchette d’aerazione e anche i sedili riscaldati. Davanti le poltrone in pelle sono a regolazione elettronica e ventilate, oltre che riscaldabili, gestibili dai due rotori digitali sulla consolle centrale che possono commutare su diverse funzioni a seconda del movimento impostato.

Vi sono poi molti tasti fisici, facili da ingaggiare anche in marcia: racchiudono l’essenza di un’auto pensata per essere intuitiva, facile da vivere e che aiuti gli occupanti a raggiungere la miglior esperienza possibile a bordo. C’è anche un pozzetto sotto al poggiabraccio centrale in pelle, abbastanza profondo da accogliere bottiglie fino ad un litro in altezza. Tanti i vani anche sulle portiere, mentre a donare luminosità ci pensa l’immenso tetto panoramico e apribile. Anche i passeggeri dell’ultima fila possono beneficiare di un proprio tetto panoramico dedicato, con tanto di tendina parasole. Lato tecnologia, si trova il nuovo display del sistema Pivi Pro da ben 14”, con schermo ricurvo, in bella vista sulla plancia. E’ completo di tutto e si pone come uno dei punti di riferimento del segmento. Non manca Apple CarPlay e Android auto wireless, oltre a radio DAB, bluetooth, wi-fi, aggiornamenti OTA e molto altro. Di fronte al conducente è poi presente una bella strumentazione digitale da oltre 12”, dalla grafica intercambiabile e molto chiara alla vista. Da lode poi la potenza dell’impianto audio Meridian, avvolgente e dalla qualità impeccabile.

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Come va su strada?

L’impostazione con scocca portante e sospensioni a bracci multipli consente a Defender di trasformarsi da infallibile fuoristrada a lussuoso e confortevole suv. Il lavoro delle sospensioni a pneumatiche è superlativo, permettendo di superare qualsiasi ostacolo o avvallamento con disinvoltura. Non c’è buca, pavè, dosso o masso che Defender non oltrepassi ad “occhi chiusi”. Filtrano solo piccole vibrazioni dalla scocca e poco più, mantenendo un livello di tranquillità nell’abitacolo raramente provato prima. Si può scegliere di addentrarsi in sentieri di montagna e strade non battute, ma ci sarà bisogno di andare oltre ciò che la coscienza ci permetterà di fare, per sfruttare anche più del 50% del potenziale fuoristradistico di Defender. Basti pensare ai 90 cm garantiti di guado per capire la bontà tecnica e meccanica di questo prodotto. Ma non bisogna dimenticare che, venendo utilizzato per oltre il 90% del tempo su asfalto, debba rispondere benissimo anche agli imput del volante, considerando anche la stazza imponente.

Con quasi 2.500 kg in movimento, è sorprendente la semplicità con cui il suo 3.0 L6 Ingenium mild-hybrid turbo diesel riesca a spostare la vettura. 300 CV e ben 650 Nm di coppia disponibili già sotto a 1.500 giri, grazie anche al perfetto funzionamento del cambio automatico ZF, capace di snocciolare tutti i rapporti lavorando a cavallo dei 1.300 giri, senza far avvertire alcuna transizione. La ripresa è comunque notevole, solo 7,5 secondi per toccare i 100 km/h da ferma, con il rombo sommesso dei sei cilindri diesel a fare da sfondo. La progressione è poi notevole, grazie anche alla coppia, che sembra quasi far sparire il peso dell’auto. Lo sterzo, seppur leggero, è piacevole da impugnare e il rollio dell’auto è abbastanza contenuto, sempre considerando la tipologia di vettura. Dei grandi classici dell’off-road, Defender è sicuramente quello migliore da utilizzare tutti i giorni, grazie ad uno schema meccanico adeguato sia al fuoristrada ma soprattutto ad una guida pacata e confortevole anche in città.

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Prezzi e consumi

Grazie al notevole serbatoio da ben 89 litri, il computer di bordo di assicura circa 950 km di autonomia, un valore in linea con il consumo medio registrato di quasi 11,5 km/l, con un percorso misto extraurbano, autostrada e città. Solamente in questo ultimo frangente si rischia di avvicinarsi ai 10 km al litro, ma un valore ampiamente positivo se si confronta alla stazza della vettura, alla potenza e al peso. Il listino di nuova Defender 130 parte da una base di 91 mila euro per l’allestimento SE con 250 CV, alla base della gamma. Per il nostro esemplare in allestimento X e diesel da 300 CV, il prezzo sale fino a 124.400 euro, mentre il vertice è fissato e ben 149.300 euro per la versione con il 5.0 V8 sovralimentato da ben 500 CV.

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Considerazioni finali

Defender si riconferma un’icona dell’off-road, pur avendo perso la tipica configurazione a traverse e longheroni, tipica dei fuoristrada di questo tipo, come Jeep Wrangler e Mercedes Classe G, tra i primi. Nonostante ciò, pareggia le performance delle due avversarie lontano dall’asfalto e le supera ampiamente quando si tratta di intraprendere un viaggio o semplicemente di sfilare tra le vie del centro di una moderna città. Il cambio ZF consente transizioni morbide e dolci e i nuovi Diesel Ingenium a 6 cilindri risultano la miglior scelta per la tipologia di veicolo. Ineccepibile il comfort e la tecnologia di bordo, da vera ammiraglia, senza considerare l’immenso spazio a disposizione per otto passeggeri o per trasportare l’attrezzatura sportiva per qualsiasi nostra passione. Un’auto da vivere a 360 gradi, capace di soddisfare in qualsiasi frangente. Unico neo le dimensioni e, per queste, assicuratevi di avere un posto comodo dove riporla nei pressi della vostra abitazione, altrimenti c’è da faticare per il parcheggio.

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