La battaglia degli autovelox, il fronte dei favorevoli: «Li abbiamo voluti noi»
«Le auto sono effettivamente rallentate, anche di notte. E finalmente ci sentiamo più tranquilli e decisamente più sicuri. Se è per paura della multa, ben venga; l’importante è che le auto vadano piano». Parola di un residente che, stante il grande clamore accompagnato dalla forte rabbia dei migliaia di multati, preferisce restare anonimo.
L’ITER
Proprio dalla loro petizione partì l’iter che ha portato a installarli. A far traboccare il vaso fu un incidente del 23 maggio 2021, l’ennesimo su quel tratto di strada, quando alle 7 di domenica furono svegliati da un boato: un’auto era precipitata nell’area di manovra dei garage del loro condominio, che si trova sotto il livello della strada, mancando per mezzo metro uno dei basculanti. Ferito gravemente il conducente.
IL DOCUMENTO
«La causa di questi eventi è sempre la stessa prosegue il testo della petizione : una velocità eccessiva, non 70/80 orari ma oltre i cento, a volte in evidente gara tra vetture che, affrontando una curva subdola perché appena accennata, porta i guidatori “pistaioli” a perdere il controllo. Le nostre richieste alle precedenti amministrazioni comunali (la strada è nel Comune) e a Veneto Strade (proprietaria) per ottenere di installare un guard rail o prendere altre misure di protezione, sono cadute nel nulla per un indecoroso gioco di rimpallo delle competenze e delle responsabilità , in cui nulla hanno contato il pericolo per le persone e le cose. A questo punto ci chiediamo se si stia attendendo l’evento letale per ottenere la giusta ma tardiva attenzione da chi di dovere, senza cercare di lavarsene le mani. A noi non interessano le disquisizioni su chi abbia la competenza, vogliamo solo che si provveda a evitare danni ulteriori, con ogni intervento utile a mettere in sicurezza la nostra casa ma anche le altre, e le persone. Prima di dare il via ad azioni legali, poiché a noi risulta evidente che vi siano gravi omissioni nell’applicare il criterio di protezione della salute e dell’integrità delle persone, chiediamo un incontro congiunto con il sindaco, l’assessore alla viabilità e i rappresentanti del settore di Veneto Strade».
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GLI SVILUPPI
La missiva fu inviata anche alla polizia e ai carabinieri di Cadoneghe. Da lì è poi partito l’iter procedurale che ha portato alla firma del decreto prefettizio, il 4 aprile scorso, che ha autorizzato l’installazione dei due autovelox. Oggi, nonostante la pioggia di polemiche, gli ottanta firmatari della petizione si dicono soddisfatti dell’effetto dei velox sul traffico, nonostante i timori per la rabbia dei multati e le possibili ritorsioni, come il duplice attentato di mercoledì.
In attesa che venga ripristinato l’apparecchio danneggiato dall’esplosione le indagini da parte delle forze dell’ordine proseguono ad ampio raggio, monitorando le telecamere della zona. Il cerchio attorno ai responsabili si sta stringendo.