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GTWC | Ferrari: una 24h di Spa ostica con diverse complicazioni

La 75a edizione della 24 Ore di Spa-Francorchamps termina con la Ferrari 296 GT3 numero 71 undicesima al traguardo dopo aver completato 536 tornate.

A transitare sotto la bandiera a scacchi è Daniel Serra al volante della vettura di AF Corse – Francorchamps Motors condivisa con Davide Rigon e Antonio Fuoco. Il tradizionale evento belga, che rappresenta il terzo atto del GT World Challenge Europe – Endurance Cup, va in archivio anche con il sesto posto in classe Bronze della 488 GT3 Evo 2020 affidata a Lilou Wadoux, Andrea Bertolini, Louis e Jef Machiels.

Classe Pro

Grazie a un’ottima prestazione di squadra la 296 GT3 con il 71 sulla livrea rosso-gialla terminava la celebre corsa endurance – la cui prima edizione risale al 1924 – in 11ma posizione, a 1 giro dalla BMW numero 98 vincitrice.

La squadra è stata autrice di una prova di sostanza, in lizza per un piazzamento nella Top-10, nonostante un BoP poco favorevole ne abbia condizionato le prestazioni in particolare sui tratti più veloci del circuito belga e alcuni episodi poco favorevoli.

Serra, partito 47mo, era autore di un grande avvio prima di lasciare il volante a Fuoco e quindi a Rigon. I tre piloti ufficiali della Casa di Maranello nell’arco delle ore iniziali conquistavano una posizione stabile tra i primi dieci equipaggi.

Nonostante una penalità per il superamento del limite di Track Limits nel cuore della notte, il buon passo mostrato per l’intera gara dalla Ferrari di AF Corse – Francorchamps Motors permetteva al trio di confermarsi in lotta per le posizioni di testa sino alla parte finale della corsa.

L’episodio determinante avveniva a meno di quattro ore dal termine, quando durante una fase di Safety Car la vettura rientrava per un pit-stop finendo doppiata e maturando così un giro di distacco dai leader.

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#71 AF Corse – Francorchamps Motors Ferrari 296 GT3: Antonio Fuoco, Davide Rigon, Daniel Serra

Photo by: SRO

“È stata una gara dura. Pur essendo partiti nelle retrovie siamo stati in grado di risalire in poco tempo sino alla Top 10, ma in seguito abbiamo avuto qualche inconveniente che ci ha fatti finire nel traffico, perdendo posizioni”, dice Serra.

“A quel punto la corsa è diventata complicata perché in mezzo al gruppo abbiamo faticato a effettuare i sorpassi. Il bilancio? Abbiamo una 24 Ore in più in termini di esperienza e guardiamo avanti fiduciosi per il prossimo appuntamento al Nürburgring”.

Fuoco aggiunge: “Credo che questo risultato fosse il massimo che potessimo fare oggi a Spa. Abbiamo dato il nostro meglio per portare al traguardo la vettura e raccogliere il maggior numero di dati possibile che analizzeremo con attenzione per proseguire il cammino di crescita di questa vettura”.

“La 24 Ore di Spa? È una gara speciale, lunga e complessa, con tante vetture al via di classi differenti. Superare non è facile”.

D’accordo anche Rigon: “Il risultato finale non è quello che avremmo desiderato, ma partivamo molto arretrati in 47ma posizione e nelle prime ore abbiamo lottato per risalire. Durante la corsa non abbiamo avuto grandi problemi: la nostra 296 GT3 andava molto bene in termini di passo e in curva, mentre soffriva un po’ sui rettilinei quanto a velocità assoluta”.

“In ogni caso voglio guardare agli aspetti positivi di questo weekend: sono contento del lavoro mio e dei miei compagni di squadra, e abbiamo concluso la 24 Ore con una vettura che deve continuare a crescere”.

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#51 AF Corse – Francorchamps Motors Ferrari 296 GT3: Alessio Rovera, Robert Shwartzman, Nicklas Nielsen

Photo by: AG Photo

Sfortunata la prova della Ferrari numero 51 scattata dalla seconda casella con Alessio Rovera. Il pilota lombardo a due ore dal via era al comando della corsa quando una foratura occorsa nel primo settore della pista – che misura 7,004 chilometri – lo costringeva a un pit-stop anticipato. Tre giri dopo il rientro, una Full Course Yellow arginava il recupero della 296 GT3, che veniva frenata dal traffico.

Determinante risultava, inoltre, un problema tecnico avvenuto nelle prime ore del mattino, quando la perdita di pressione nel sistema di alimentazione della benzina faceva perdere sette giri a Rovera-Shwartzman-Nielsen. Il protrarsi di tale inconveniente determinava il rientro anzitempo della vettura, a due ore dal termine.

“Dopo un’ottima qualifica dove abbiamo mostrato il nostro potenziale, che ci è valso lo start dalla seconda posizione, la partenza è stata ottima e la prima fase della corsa molto positiva. Non ci voleva la foratura, alla quale cinque giri più tardi è seguita una Full Course Yellow che ci ha fatto perdere un giro”, spiega Rovera.

“A quel punto, quando ti trovi nella ‘mischia’ con tanti equipaggi, è difficile recuperare posizioni. La nostra 296 GT3 ha mostrato ottime doti sulle curve veloci, mentre abbiamo faticato sul passo e sulla prestazione in termini assoluti, dove il BoP senza dubbio non ci ha aiutati. Concludiamo una gara non facile dalla quale portiamo a casa tanti dati sui quali lavoreremo in vista dei prossimi impegni in questo campionato”.

Shwartzman dice: “Mi sono divertito a combattere nel gruppo e sono soddisfatto del mio passo. La mia prima 24 Ore? Molto impegnativa anche a livello fisico, considerato che non ho praticamente dormito nel cuore della notte: in questa fase, in ogni caso, siamo andati forte e credo di aver guidato bene con i fari accesi”.

“Peccato per la foratura capitata ad Alessio nella fase iniziale, quando era primo, che l’ha costretto a fermarsi ai box. Poi più avanti nel corso della gara abbiamo avuto un problema tecnico e il cammino si è fatto complicato”.

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#52 AF Corse Ferrari 488 GT3: Lilou Wadoux, Louis Machiels, Jef Machiels, Andrea Bertolini

Photo by: Eric Le Galliot

Altre classi

La 24 Ore di Spa va in archivio con un risultato positivo per la 488 GT3 Evo 2020 numero 52 in classe Bronze. Scattata in mezzo al gruppo, la Ferrari di AF Corse nelle prime ore era costretta a lottare nel traffico, mettendosi poi in evidenza nel corso delle ore notturne grazie ai turni di guida degli ufficiali Bertolini e Wadoux, che hanno condiviso l’abitacolo con i gentlemen Louis e Jef Machiels.

A fare la differenza, nonostante alcune penalità che determinavano la perdita di circa quattro minuti, erano i turni del pilota sassolese, giunto quest’anno alla 19ma edizione della corsa endurance belga, e della 22enne francese, al debutto nella gara di durata più celebre nel campo delle GT3.

L’onore di transitare sotto la bandiera a scacchi era riservato a Lilou Wadoux, che aveva firmato in gara il miglior riferimento cronometrico dell’equipaggio in 2’19’’040 in occasione 343mo passaggio.

“Sono molto soddisfatta della sesta posizione. Per me questa è stata una nuova esperienza, la mia prima 24 Ore di Spa, e onestamente sono stata molto sorpresa da questa corsa, che è stata molto complicata e affascinante. Abbiamo fatto una bella prestazione per la quale faccio i complimenti a tutto il team”, sottolinea la transalpina.

Bertolini aggiunge: “L’inizio di gara non è stato semplice ma alla distanza, specialmente nel cuore della notte, abbiamo fatto un ottimo recupero dimostrando tanta concretezza, il che non era facile considerando che in griglia vi erano 71 vetture, di cui 22 iscritte nella nostra categoria”.

“Nel corso della prova abbiamo subito parecchie penalità che hanno comportato oltre 4 minuti di ritardo, un fatto che non ci ha permesso di competere per le primissime posizioni. Termino la mia diciannovesima edizione della 24 Ore di Spa, in ogni caso, contento del nostro percorso: quest’anno come sappiamo il nostro obiettivo è quello di far crescere Jef Machiels in un contesto come questo campionato, che rappresenta il massimo livello nel campo delle GT3”.

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#50 AF Corse Ferrari 296 GT3: Julien Piguet, Simon Mann, Nicolas Varrone, Ulysse De Pauw

In classe Bronze la 296 GT3 numero 50 di AF Corse, con Simon Mann, Ulysse de Pauw, Nicolas Varrone e Julien Piguet, terminava dodicesima, completando 475 giri, dopo aver accusato un problema al sistema di alimentazione benzina.

“Abbiamo avuto qualche problema, ma il passo è stato buono per l’intera gara, questa nuova vettura ha tanto potenziale e sono convinto che stiamo facendo il percorso giusto per continuare a migliorarla”, le parole di De Pauw.

“Non vedo l’ora di tornare qui il prossimo anno e di partecipare di nuovo alla mia ‘gara’ di casa con l’obiettivo di ottenere un traguardo migliore”.

In Pro-Am, infine, la 296 GT3 numero 38 di ST Racing with Rinaldi, all’esordio assoluto in gara con Isaac Tutumlu, Samantha Tan, Jon Miller e Leonard Weiss, in seguito a un incidente avvenuto a 7 ore e 30 minuti dal via – senza conseguenze per i piloti – concludeva la propria 24 Ore dopo 192 giri.

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