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Gran Premio, Max vince ma Fernando è da Oro. Ferrari: “Non inventarti nulla, copia dai primi”

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Sul circuito di casa Verstappen ottiene la nona vittoria di fila ed eguaglia il record di Vettel. Ferrari disastrosa ai box e in pista. Tutto lo spettacolo di Zandvoort nel commento per Il Riformista di Flavio Briatore. Abbiamo visto un grandissimo Gran Premio con grandi sorpassi, e abbiamo visto anche la simbiosi che ha questo pilota straordinario, Max Verstappen, con la sua macchina. È incredibile. Lui dà il cento per cento, la RedBull dà il cento per cento, e questi sono i risultati. È difficile vedere una simbiosi simile tra macchina e pilota. È imbattibile.

Il pubblico si è dimostrato ancora una volta straordinario. Anche nelle tribune del Gp d’Olanda di Zandvoort gli spettatori hanno creato un’atmosfera incredibile. Tutti erano partecipi a questa grande festa che è la Formula1, dai marshall – quindi la sicurezza – al paddock. In questo Gran Premio dobbiamo dare merito al vincitore morale che è Fernando Alonso, che è arrivato secondo, ma se non ci fosse Max Verstappen in giro quest’anno lo spagnolo si giocherebbe il mondiale. Ha fatto delle cose straordinarie. È stato, forse, il pilota che ha fatto il più bel sorpasso in gara. Fernando ha fatto sicuramente delle magie incredibili sotto l’acqua scrosciante di Zandvoort, ha fatto il sorpasso più bello del Gp su George Russell e su Alexander Albon nella sopraelevata.

Qui parliamo di un campione vero, di un campione che ha fame nonostante qualcuno faccia la solita contrapposizione tra giovani e vecchi. Ma i giovani dove sono? I giovani che abbiamo visto che partono sono bravi a fare le qualifiche, sono bravi il venerdì, sono bravi il sabato e poi lo sono molto meno la domenica quando c’è la gara e si entra nel vivo della corsa. A quel punto i giovani (più o meno) spariscono, mentre Fernando, Lewis (Hamilton ndr.) sono sempre lì.

È stato un Gran Premio, tra l’altro, con molti errori da parte dei Team: cambio gomme o non cambio gomme, oppure ad esempio non capisco perché hanno tenuto fuori Lance (Stroll ndr., seconda guida Aston Martin e compagno di Alonso) con le gomme da asciutto per tutto quel periodo. Anche alla Ferrari si sono fatti trovare impreparati quando è arrivato il pit stop, a prescindere dalla giornata da dimenticare per Charles Leclerc. Carlos Sainz al contrario ha fatto un buon lavoro. I pit stop in Olanda hanno dato problemi a molti piloti, ne è incappato anche Fernando Alonso quando ha avuto un problema agevolando Sainz – che ha poi recuperato e passato in due giri -. Era talmente sicuro della sua Aston Fernando, talmente sicuro di sé stesso in una situazione non facile con pioggia, umidità etc., che ha dimostrato di essere il grande campione che è. Fernando ha molti meno titoli di quelli che si merita. È un piacere vedere un pilota ancora così performante, per cui diciamo che la medaglia d’oro simbolica per questo Gp va ad Alonso. È stato il più bravo, il più bravo in tutto, con una macchina che sicuramente non è competitiva come la macchina di Verstappen. Per questo basta vedere Checo Perez, che è un buon pilota, ha la stessa macchina dell’olandese, e notare gli errori e il divario che c’è tra i due. Per cui complimenti a Max ma anche grandi complimenti, forse i più importanti, questa volta bisogna farli a Fernando che ha fatto una gara superlativa, da dieci.

Spezzo una lancia in favore anche di Pierre Gasly, pilota dell’Alpine, che ha fatto una supergara che per la scuderia francese è sicuramente una boccata d’ossigeno. Nella tempesta è stato un eroe, e l’Alpine sul podio è una bella notizia per la Formula1. Mercedes da dimenticare. Hanno sbagliato quasi tutto. E poi imbarazzante la scena di Leclerc che rientra dentro ai box e si ritrova senza gomme. Quelle cose lì in un Team come la Ferrari non devono succedere, bisogna essere più reattivi. Poi quando non si sa bene cosa fare si copiano i più bravi. Questa è una cosa che dicevo sempre ai miei: quando eravamo in difficoltà e c’era la Ferrari o la McLaren che dominavano, dicevo ai miei ingegneri “non inventatevi nulla, fate quello che fanno i primi della classe che sono più bravi di noi in questo momento. Poi quando saremo noi i primi della classe ci inventiamo qualcosa noi”. E adesso andiamo a Monza.

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