formula uno
Il pubblico si è dimostrato ancora una volta straordinario. Anche nelle tribune del Gp d’Olanda di Zandvoort gli spettatori hanno creato un’atmosfera incredibile. Tutti erano partecipi a questa grande festa che è la Formula1, dai marshall – quindi la sicurezza – al paddock. In questo Gran Premio dobbiamo dare merito al vincitore morale che è Fernando Alonso, che è arrivato secondo, ma se non ci fosse Max Verstappen in giro quest’anno lo spagnolo si giocherebbe il mondiale. Ha fatto delle cose straordinarie. È stato, forse, il pilota che ha fatto il più bel sorpasso in gara. Fernando ha fatto sicuramente delle magie incredibili sotto l’acqua scrosciante di Zandvoort, ha fatto il sorpasso più bello del Gp su George Russell e su Alexander Albon nella sopraelevata.
Qui parliamo di un campione vero, di un campione che ha fame nonostante qualcuno faccia la solita contrapposizione tra giovani e vecchi. Ma i giovani dove sono? I giovani che abbiamo visto che partono sono bravi a fare le qualifiche, sono bravi il venerdì, sono bravi il sabato e poi lo sono molto meno la domenica quando c’è la gara e si entra nel vivo della corsa. A quel punto i giovani (più o meno) spariscono, mentre Fernando, Lewis (Hamilton ndr.) sono sempre lì.
Spezzo una lancia in favore anche di Pierre Gasly, pilota dell’Alpine, che ha fatto una supergara che per la scuderia francese è sicuramente una boccata d’ossigeno. Nella tempesta è stato un eroe, e l’Alpine sul podio è una bella notizia per la Formula1. Mercedes da dimenticare. Hanno sbagliato quasi tutto. E poi imbarazzante la scena di Leclerc che rientra dentro ai box e si ritrova senza gomme. Quelle cose lì in un Team come la Ferrari non devono succedere, bisogna essere più reattivi. Poi quando non si sa bene cosa fare si copiano i più bravi. Questa è una cosa che dicevo sempre ai miei: quando eravamo in difficoltà e c’era la Ferrari o la McLaren che dominavano, dicevo ai miei ingegneri “non inventatevi nulla, fate quello che fanno i primi della classe che sono più bravi di noi in questo momento. Poi quando saremo noi i primi della classe ci inventiamo qualcosa noi”. E adesso andiamo a Monza.