Attualità

Italia

Motori

FV Frangivento, Paolo Mancini: “Lo schianto alla cronoscalata Pedavena-Croce d'Aune conferma la sicurezza delle nostre auto”

Il silenzio di una strada di montagna, di quelle tante curve, squarciato dall’agguerrito ululato del motore di una FV Frangivento Asfanè, che divora il nastro d’asfalto ad alta velocità. All’improvviso, prima dell’ennesimo tornante, un errore del guidatore: le gomme stridono sull’asfalto, pochi istanti prima che l’auto piombi addosso ad un guardrail, sfondandolo e oltrepassandolo totalmente.Alla guida al momento dello schianto si trova Giorgio Pirolo, che la Asfanè l’ha disegnata. Lui e la passeggera che gli siede accanto scendono con le loro gambe dall’abitacolo del bolide, un po’ frastornati ma del tutto illesi. Cronaca dell’incidente occorso alla supercar artigianale torinese lo scorso 17 settembre nel corso della cronoscalata Pedavena-Croce d’Aune, evento in cui la Asfanè – che vale circa un milione di euro – faceva da apripista.«Poteva andar peggio, ma questo incidente sottolinea la sicurezza delle nostre auto», dice Paolo Mancini, cofondatore del marchio FV Frangivento insieme al sopracitato designer bellunese Giorgio Pirolo: «L’impatto non ha inciso o danneggiato la cellula abitacolo, rimasta integra». Per chi non lo sapesse, i Mancini sono storici costruttori torinesi di vetture speciali, prototipi, esemplari unici e persino mini serie.Un business di famiglia all’insegna dell’artigianalità e del saper fare italiano, da cui sono nate nel corso degli anni show-car, concept-car, repliche, restomod e restauri, realizzati per diversi clienti, fra cui note case automobilistiche internazionali e prestigiosi centri stile europei. Un’avventura iniziata da Salvatore Mancini, mezzo secolo fa, e oggi portata avanti dai suoi figli.La storia di FV Frangivento, invece, inizia nel 2016, quando Giorgio Pirolo mostra a Paolo Mancini il disegno di una supercar che conservava nel cassetto da 15 anni. L’azienda della famiglia Mancini traspone quel disegno dalla carta alla realtà, sfruttando il network dei suoi fornitori e il know how maturato in oltre 50 anni di esperienza, ingegnerizzando le linee tracciate da Pirolo: un processo complesso, che passa dallo studio e la relativa realizzazione delle attrezzature necessarie alla costruzione del veicolo sino alla realizzazione in fabbrica dello stesso ed alla sua messa in strada.Ad oggi la gamma FV Frangivento si compone della Asfanè DieciDieci, proposta in varie declinazioni, e della FV Frangivento Sorpasso GT: un esemplare di quest’ultima è di proprietà del figlio dell’Emiro di Abu Dhabi mentre un altro è stato realizzato su misura per il tre volte campione del mondo di motociclismo Loris Capirossi. Un lavoro certosino, da cui nasce pure la cellula abitacolo della Asfanè, interamente progettata e realizzata dai Mancini: la medesima ha garantito l’incolumità di Pirolo e della sua compagna di viaggio nell’incidente occorso durante la suddetta cronoscalata.«La nostra cellula abitacolo è specifica, studiata ad hoc per l’Asfanè utilizzando i concetti delle auto da pista», spiega Paolo Mancini: «La struttura presenta un roll cage in tubi di acciaio, ancorati anteriormente sulla parte bassa dei montanti anteriori e posteriormente alla base ed anche lungo la paratia parafiamma. La porzione anteriore dello chassis è di alluminio, con diversi elementi realizzati in pressofusione che permettono di assorbire l’energia generata da un eventuale impatto. In quella curva maledetta dove è avvenuto l’impatto, purtroppo, altri piloti non sono usciti indenni come invece è fortunatamente successo al mio socio Giorgio Pirolo, che era alla guida, e alla sua passeggera».

TOP STORIES

Top List in the World