featured-1861137
In aumento, secondo Franceschi, anche “gli accessi per traumi da cadute da cavallo in questo periodo”. Le conseguenze di tali traumi possono essere molto serie. “Tutto il corpo è esposto a rischi”, a seconda della caduta stessa i traumi possono interessare gli arti inferiori o superiori, la schiena, il bacino, la testa. “Non solo arrivano pazienti con trauma cranico e fratture vertebrali, all’omero e al bacino: nei casi più gravi – spiega – presentano lacerazioni del fegato, contusioni all’addome, alla milza e ai reni. Le cadute da cavallo avvengono infatti da un’altezza considerevole, di almeno 1,5-2 metri”.
“Noi, poi, siamo un osservatorio particolare – conclude Franceschi – se si pensa che al nostro Pronto soccorso il 10% degli accessi proviene da fuori Regione, in particolare Calabria, Abruzzo e Campania, per i più svariati motivi. Anche per complicanze di terapie oncologiche, in molti preferiscono rivolgersi a noi anziché andare nei pronto soccorso locali”.