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Ferrari, Maserati, Alfa Romeo: ecco le dieci regine dell’asta milionaria di Monterey

Tutti da Sotheby’s, per tre giorni di fuocoPer RM Sotheby’s parlare di grandi aste, con incassi da capogiro, è la normalità. Ma nel caso della ‘auction’ – giunta alla 26a edizione – durante la Monterey Car Week si va fuori misura considerando che si tratta di auto, per quanto fuori dal comune e spesso con storie incredibili. Dal 17 al 19 agosto, ogni giorno alle 17.30 locali, presso il Monterey Conference Center verranno battute all’asta oltre 200 vetture di 45 marchi diversi: per una sessantina si parte da almeno un milione di euro. Non stupisce che nella classifica delle quotazioni di partenza ci siano molte auto di Case italiane, con la Ferrari ovviamente in pole position. Del resto, nell’edizione 2022, la ‘regina’ è stata la F2003-GA, vettura campione del mondo F.1 con Michael Schumacher nel 2003 (con tanto di dedica all’Avvocato): venne aggiudicata per 14,9 milioni di dollari, stracciando il precedente record di 7,5 milioni di dollari raggiunto dalla F2001 nel 2017. Come vedremo, tra pochi giorni, c’è un altro modello del Cavallino che potrebbe superare la quotazione.1964 Ferrari 250 LM by Scaglietti – 16,5-18 milioni di euroPartiamo proprio dalla candidata a battere il record: è la Ferrari 250 LM by Scaglietti, 22° di 32 esemplari che ha gareggiato alla 24 Ore di Le Mans. È uno dei pochissimi a non essere mai stato coinvolto in un incidente, tanto che la trasmissione è quella originale utilizzata sul circuito della Sarthe nel 1968. È stata presente al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach del 2022 ed è stata esposta negli scorsi anni al Museo Enzo Ferrari di Modena. L’auto è corredata con tutta la documentazione ufficiale e il suo valore è stimato tra i 18 e i 20 milioni di dollari (16,5-18 milioni di euro).1960 Ferrari 250 GT SWB California Spider by Scaglietti – 8,6-10,4 milioni di euroTrovare un esemplare di 250 GT SWB California Spider è davvero una rarità. È una delle 56 passo corto mai prodotte ed è una delle 18 a presentare i fari senza copertura. Inoltre, è uno dei due esemplari col motore Tipo 128 F ed è uno dei tre costruiti senza prese d’aria laterali. E’ stata ammirata negli ultimi anni al Cavallino Classic, ad Amelia Island e a Retromobile. 2001 Ferrari 550 Maranello Prodrive- 7,2-8,6 milioni di euroLa 550 Maranello messa a punto dalla Prodrive è l’unica auto del nuovo millennio presente nella top 10 di Sotheby’s. Parliamo di una vettura che ha partecipato cinque volte alla 24 Ore di Le Mans e che è stata ai nastri di partenza dell’American Le Mans Series del 2003 e alla Le Mans Endurance Series del 2005. In totale, la Ferrari (alleggerita di 500 kg rispetto alla 550 originale e con un 6.0 V12 invece di un 5,5 litri) ha raccolto cinque vittorie, 14 podi e 10 pole position. E alla 24 ore di Le Mans 2004 è stata guidata dal compianto pilota di rally Colin McRae1959 Ferrari 410 Superamerica Coupé Series III – 5,2-5,6 milioni di euroUn altro dei pezzi forti dell’asta di RM Sotheby’s è la Ferrari 410 Superamerica Coupé del 1959, l’esemplare numero 4 delle 12 Series III mai costruite. Verniciata in Nero Tropicale IVI, è stata restaurata tra il 2017 e il 2020 e ha ricevuto riconoscimenti importanti. Ha conquistato il Platinum Award al Cavallino Classic 2021, ha vinto nella propria classe al Concorso d’Eleganza di Amelia Island 2020 e ha trionfato nel 2023 al Cavallino Classic Modena e al Concours d’Elegance Suisse.1967 Ferrari 275 GTB/4 by Scaglietti – 4,5-6,3 milioni di euroHa un passato da vera star: la 275 GTB/4 dell’asta è appartenuta al leggendario Steve McQueen, che riverniciò l’esemplare originale (consegnato in color Nocciola) in Rosso Chianti. La vettura è cambiata di proprietà nel corso degli anni, coi vari acquirenti che ne hanno cambiato la colorazione e la dotazione. Nel 2009, la Ferrari è stata acquistata dall’ex pilota Vern Schuppan che ne ha ricostruito la storia e ripristinato la colorazione originale. In Italia si è vista solo in una mostra al Museo Ferrari di Maranello e in un recente Concorso d’Eleganza a Villa d’Este.1967 Ferrari 275 GTB/4 Del Rio by Scaglietti – 3,6-4,5 milioni di euroTra tutti i 275 esemplari conosciuti, questa Ferrari ha una serie di caratteristiche uniche. Prima di tutto c’è la tinta Del Rio Verde Medio (dal nome di Daniel Del Rio, il primo proprietario della vettura) realizzata su campione, a cui si abbinano degli interni in pelle arancione. In aggiunta, la 275 GTB/4 è dotata di serie di un tappo del serbatoio da competizione, cerchi Borrani, una calandra specifica e rivestimenti in pelle extra per bracciolo, pannelli porta e cruscotto.1957 Maserati 200SI by Fantuzzi – 2,7-3,2 milioni di euroNel 1955, Maserati iniziò una nuova fase di produzione di auto sportive da corsa, allontanandosi dalle vecchie A6GCS/53 e A6G/54. Mentre l’antico motore a sei cilindri in linea è stato mantenuto come base per la 300S da 3 litri, venne modificato in una variante a quattro cilindri a doppia candela con due diverse cilindrate di 1,5 e 2 litri, dando vita alla 150SI e alla 200SI. Entrambe le auto da corsa furono rivestite da una ‘sensuale’ carrozzeria aperta di Medardo Fantuzzi. All’asta di Monterey verrà battuto uno dei 28 esemplari, costruiti sino al 1957, e che ha partecipato al circuito endurance a fine anni ‘50 negli Stati Uniti.1933 Alfa Romeo 8C 2300 Cabriolet by Figoni – 2,7-3,2 milioni di euroAll’epoca venne considerato un miracoloso pezzo di ingegneria, bello da vedere e veloce come testimoniato dal suo impressionante elenco di vittorie nelle grandi corse nei primi anni ’30. Merito del motore 2.3 litri, otto cilindri in linea, sovralimentato con doti eccezionali di potenza, elasticità e robustezza, che rispecchiano la genialità del suo progettista Vittorio Jano. I carrozzieri facevano a gara per realizzare le loro versioni: il piacentino Giuseppe Figoni – emigrato in Francia – fu uno di questi e ne preparò solo sette: quattro sopravvivono oggi essenzialmente nelle loro forme originali e a Monterey ne verrà battuta una del 1933.1978 Ferrari 512 BB Competizione – 1,6-2,6 milioni di euroUna delle pochissime Ferrari degli anni ‘70 presenti all’asta. Segnò il ritorno alle corse GT dopo qualche anno di assenza, puntando alle 24 Ore di Le Mans del 1978: tre telai 512 BB furono appositamente preparati per soddisfare i regolamenti IMSA e i motori da 5 litri vennero portati alla potenza di 460 cavalli. Non andò benissimo sul circuito della Sarthe, quando corse per il North American Racing Team di Luigi Chinetti. Venduto in Florida nel 1981, ha conservato la livrea della iconica 24 Ore Le Mans e non ha subito alcun restauro rispetto all’0riginale.1954 Ferrari 500 Mondial Spider Series I by Pinin Farina – 1,1 – 1,5 milioni di euroPer capire quanto ci sia una fissazione per le vetture del Cavallino basta vedere la foto sotto: quello che (giustamente) i comuni mortali definirebbero un mezzo rottame, verrà battuto da una base superiore al milione di euro. Questa 500 Mondial – a lungo nascosta – ha la storia per giustificare un attento restauro: il numero di telaio 0406 MD è quello della seconda Mondial costruita e uno dei tredici esemplari della prima serie, originariamente carrozzati come spider Pinin Farina. Costruita nel 1954, fu venduta da Enzo Ferrari a Franco Cornacchia, il concessionario milanese di auto sportive che guidava anche la Scuderia Guastalla, uno dei team più importanti della regione.

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