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Ferrari, la (magrissima) soddisfazione per aver battuto la Red Bull in qualifica a Monza

La Ferrari ha ottenuto il massimo nel corso del weekend di Monza. La SF-23, nata con tantissimi problemi e rattoppata nel corso della stagione, si è presentata alla gara di casa con una soluzione molto scarica per quanto riguarda l’aerodinamica, un qualcosa di routine quando ci si appresta ad affrontare il Tempio della Velocità e che le ha permesso di tornare sul podio con Carlos Sainz. La Red Bull però, vero e proprio missile quest’anno praticamente ovunque, ha preferito un pacchetto più carico (non è inedito per loro a Monza, vedi era Vettel ndr), nel quale hanno voluto sfruttare al massimo le curve ad alta velocità del catino brianzolo, ossia le due di Lesmo, la Variante Ascari e la Parabolica. Jock Clear, Senior Performance Engineer della Ferrari non pensa che questo debba essere visto negativamente, perché riuscire a battere la Red Bull, seppur in qualifica ma in velocità “pura” resta comunque una soddisfazione di questi tempi, seppur magra, anzi magrissima, ci permettiamo di aggiungere.

“Non penso ci sia un allarme – ha detto Clear citato da RacingNews365. Ad essere onesti, senza mandare falsi elogi alla Red Bull, siamo molto contenti di averli messi dietro in qualifica, è un vero risultato perché dimostra come la monoposto sia funzionante in determinate situazioni. Magari non avranno portato un pacchetto specifico per quanto concerne le ali a Monza, ma apprezziamo molto la loro concorrenza in ogni gara, ed essere stati davanti a loro è una soddisfazione”.

ferrari, la (magrissima) soddisfazione per aver battuto la red bull in qualifica a monza

Jock Clear (60), Senior Performance Engineer della Ferrari

Magrissima soddisfazione, lo ribadiamo, perché sembra più un contentino da dare al tifoso di casa e alimentare falsissime speranze per il giorno dopo. Ebbene sì, la Ferrari è durata la bellezza di quindici giri a Monza, è questa la triste realtà. Non vogliamo vederla per forza di cose in maniera negativa, perché capiamo come questa stagione sia andata a farsi benedire già dai test del Bahrain di febbraio, se non addirittura dalla prima accensione di San Valentino nel giorno della presentazione a Fiorano, ma restiamo un attimo interdetti nel leggere certe affermazioni, per altro da chi ne mastica come Jock Clear.

Di questi tempi però, ogni piccolo sprazzo di competitività viene preso con gioia dai tecnici di Maranello, probabilmente perché un piccolo tassello della vettura 2024 viene messo al suo posto. E’ vero, la distanza è molto grande con i rivali, lo si è visto anche in Brianza, ma c’è un progetto, iniziato con gli aggiornamenti di Barcellona che dovrà essere messo in pista tra poco più di cinque mesi in vista della prossima stagione, ed evidentemente, pur con due carichi aerodinamici diversi, perché ricordiamo che la RB19 avrebbe potuto scaricare ancora l’ala posteriore per assicurarsi, forse, la pole position, la SF-23 “B” ha dato dei segnali incoraggianti. Strada giusta? Troppo presto per dirlo e non ci sogniamo nemmeno per idea di fare alcuna previsione, abbiamo visto come in tanti nello scorso inverno siano stati “fregati” da dati che chissà da dove sono saltati fuori, per poi fare una magrissima figura. Aspettiamo, vediamo e dopodiché giudicheremo, come sempre.

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