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Ferrari al bivio: le incertezze del presente minacciano già il 2024

ferrari al bivio: le incertezze del presente minacciano già il 2024

Ferrari al bivio: le incertezze del presente minacciano già il 2024

“Stiamo continuando a sviluppare la macchina e presto avremo nuove componenti, ma è chiaro che lottiamo in un campionato in cui i valori tra la seconda e la decima posizione sono serrati, cosicché che ogni piccolo dettaglio può fare una enorme differenza. La prossima gara sarà in Ungheria, su un tipo di pista molto diverso e con temperature più calde: riuscire ad adattare il pacchetto vettura alle varie piste sulle quali andremo a correre sarà un elemento cruciale”. Le parole di Frederic Vasseur nel dopogara di Silverstone guardano avanti ma forse… non abbastanza. Le caratteristiche dell’Hungaroring – davvero agli antipodi di Silverstone – suggeriscono la possibilità di cancellare il ricordo (almeno quello) della prestazione inglese da bassa top ten, ma al tempo stesso anche l’ostinazione a puntare ancora sul risultato in un 2023 ormai del tutto interlocutorio. Lo switch sulla prossima stagione a livello tecnico è certamente già avvenuto, ma forse non ancora (non del tutto a meno) nell’atteggiamento.

Assolutamente obbligatorio riversare tutte le energie e le risorse in un 2024 da riscatto e – prima ancora – da ritorno al vertice. Al tempo stesso però necessario salvare il bilancio di una stagione nato sotto premesse ben diverse e purtroppo tutte largamente disattese. Certo, a fare la differenza è Max Verstappen, ma nel Mondiale Costruttori la Scuderia occupa solo la quarta casella, vale a dire l’ultima della top four: con novantotto punti di vantaggio sulla McLaren (157 punti a 59), ma un passivo di quarantacinque punti da Mercedes e di ventiquattro da Aston Martin. Il terzo gradino del podio è certamente una missione possibile, visto il recente calo di performance della “verdona”, che peraltro sull’asfalto di casa ha raccolto un bottino doppio rispetto alle Rosse: sei punti (tutti by Alonso) contro i tre messi assieme da Lecler e Sainz con il nono e il decimo posto di un finale di gara nel quale piloti e squadra sono sembrati poco reattivi alle circostanze.

Da quest’ultimo punto di vista, le dichiarazioni scoraggiate di Charles e di Carlos (che in prova non avevano mancato di “punzecchiarsi” via radio) sono state piuttosto illuminanti di un clima generale che ha immediato bisogno di una sterzata (e quella va cercata tra due fine settimana in Ungheria) e più ancora di una svolta in chiave 2024. Mercedes, Aston Martin e adesso in prospettiva McLaren non aspettano.

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