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F1, Vasseur sul futuro della Ferrari: “A breve annunceremo i nuovi acquisti. Ma mi fido di chi lavora già oggi"

Alla vigilia del Gran Premio d'Olanda 2023 di Formula 1, il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha voluto fare il punto della situazione della Rossa con la stampa, a cominciare dai nuovi acquisti in arrivo

“Sto facendo un po’ di fatica con le lezioni di italiano. Mia moglie sta migliorando molto più velocemente di me, e sto cominciando a sentire una certa pressione”: Fred Vasseur sorride raccontando i suoi progressi con la nostra lingua in un incontro con alcuni giornalisti selezionati cui ha partecipato anche Automoto.it. Il team principal della Ferrari è apparso rilassato, ma decisamente determinato, alla viglia della partenza per Zandvoort, dove comincerà la seconda parte della lunghissima stagione 2023 di Formula 1.

Un campionato che, ammette lo stesso Vasseur, ha tradito le attese. “Non è certamente la stagione che ci aspettavamo”, riflette. Ma qualcosa sta bollendo in pentola: “Come ogni team sullo schieramento, dobbiamo migliorare continuamente la nostra forma mentis. Stiamo selezionando nuovo personale, e stiamo cambiando alcuni aspetti dell’organizzazione. Lo schieramento è molto compatto, e il fatto che non siano stati ottenuti i risultati che ci aspettavamo non vuol dire che sia tutto sbagliato. La parte più difficile del lavoro è capire quello che sta andando bene, quello che sta andando male e quali sono i margini di miglioramento”.

Ma qual è l’obiettivo della Ferrari per il prosieguo della stagione, alla luce di quanto successo finora? Vasseur non vuole parlare di secondo posto, ma desidera un miglioramento concreto. “Dobbiamo cercare di ottenere il meglio ogni singolo weekend, e focalizzarci sul miglioramento del pacchetto, delle operazioni in pista. Non voglio stabilire un obiettivo preciso, ma è chiaro che dobbiamo fare un passo avanti in ogni aspetto”.

Quanto alla dominatrice di questo mondiale, la Red Bull, Vasseur osserva: “Non sono sicuro che ci sia un’area specifica in cui sono nettamente migliori. Stanno facendo bene da ogni punto di vista, il pilota, il telaio, l’aerodinamica, le sospensioni, la strategia. Sarebbe un errore focalizzarsi solo su un’area specifica, dobbiamo estrarre il massimo da quello che abbiamo e fare dei passi in avanti”.

A Maranello non si lavora solo sul 2023, bensì si stanno reclutando nuove forze, con le tempistiche imposte dal gardening. “Il processo di selezione – ammette Vasseur – è molto lungo. Ci sono alcune persone che si uniranno all’azienda il primo gennaio 2024, altre da luglio 2024, altre ancora all’inizio del 2025. A volte è anche frustrante, perché si lavora verso obiettivi da raggiungere da due o tre anni. D’altro canto, prima si comincia, meglio è. Non posso farvi nomi prima di finalizzare gli accordi, non voglio metterli a rischio. Ma presto avrete notizie”.

Questo non vuol dire, però, che non si possano fare passi in avanti anche oggi. “Non ho mai detto che dobbiamo aspettare queste persone per migliorare – precisa Vasseur -. Mi fido delle persone presenti nel team oggi e credo che dobbiamo far fruttare al meglio ciò che abbiamo a disposizione al momento. Non voglio posticipare alcun obiettivo, perché farebbe passare il messaggio sbagliato”.

“Non c’è un prima o un dopo i nuovi innesti. Se e quando arriveranno, manterremo lo stesso approccio all’interno dell’azienda”. In ogni caso, aggiunge Vasseur, “c’è molta inerzia nel processo di selezione del personale, e poi il budget cap ci impedisce di fare offerte basate solo sul rialzo del compenso. Dobbiamo essere efficienti nello scegliere le persone giuste per il progetto che stiamo costruendo”.

Se il futuro della Rossa si gioca – anche – su questi innesti, il presente vede la scuderia di Maranello parte di un manipolo di scuderie il cui valore in campo varia a seconda delle circostanze. “Il gruppo alle spalle della Red Bull, che oltre a noi vede Mercedes, Aston, McLaren e a volte Alpine combattere per la prima fila, fa sì che non si sappia mai se saremo secondi o decimi in una determinata gara. Ovviamente preferirei essere sicuro di essere davanti, ma è entusiasmante per i fan e per il campionato. Il gruppo è talmente compatto da rendere impossibile capire chi sarà in forma a Zandvoort o a Monza”.

“Questo perché non è solo questione del layout della pista o delle condizioni, ma anche della gestione della gara, della preparazione, dell’assetto, del contributo dei piloti”. In ogni caso, più che al secondo posto in classifica, Vasseur guarda alla performance. “C’è un gap molto grande nei confronti della Mercedes al momento, e a inizio stagione abbiamo perso troppe opportunità. Dobbiamo sfruttare meglio le chance nella seconda parte di campionato. La cosa più importante per me, però, è raggiungere la Mercedes in termini di prestazioni pure. Per ora siamo leggermente più veloci di loro in qualifica e un pizzico più lenti in gara”.

Ad agevolare la Ferrari penseranno anche alcuni aggiornamenti, che però non arriveranno né a Zandvoort, né a Monza, che, come sottolinea Vasseur, sono “tracciati molto diversi tra loro”. I futuri upgrade, comunque, non dovrebbero dare grossi indizi sulla monoposto 2024, progetto che Vasseur definisce “diverso” rispetto alla SF23, “anche se ci sarà qualcosa ereditato dalla macchina di quest’anno”. Ma se il gruppo di lavoro è lo stesso, da dove arriva la fiducia di Vasseur? “Nel calcio si vince una domenica e si perde quella successiva con la stessa squadra – osserva il manager francese -. Stiamo cercando di capire dove e come possiamo migliorare”.

Una cosa è certa: Vasseur è orgoglioso della maniera in cui la scuderia ha reagito alla batosta di inizio anno. “Dopo Jeddah abbiamo spinto tutti nella stessa direzione, consapevoli del fatto che con il budget cap non si può cambiare completamento il progetto. Basta guardare all’Aston Martin. A inizio anno erano più forti loro, oggi spesso lo siamo noi. Dobbiamo proseguire il nostro lavoro senza fratture interne, e sono molto soddisfatto della mentalità del team”.

Per il futuro del team c’è un altro nodo cruciale, quello legato ai piloti. Anche se, come ricorda Vasseur, non c’è grande fretta, dal momento che sia Charles Leclerc che Carlos Sainz andranno in scadenza a fine 2024. “C’è tempo per discutere, entrambi i piloti hanno ancora 18 mesi di contratto. Vogliamo iniziare la prossima stagione con una situazione ben delineata, e questo implica che prima della fine del campionato prenderemo una decisione”.

E alle suggestioni della stampa inglese su un interessamento per Lewis Hamilton, Vasseur risponde così: “È la stessa situazione degli ultimi dieci anni. Lui e la Mercedes stanno discutendo, non so se ci sia qualche intoppo, e, in caso affermativo, di cosa si tratti. Onestamente non sono focalizzato su questo, ma sullo sviluppo del nostro team”.

Proprio riguardo a questa crescita, Vasseur puntualizza: “Non sono sicuro che dobbiamo cambiare, sono convinto che dobbiamo migliorare in ogni singola area. Non credo manchi qualcosa. Lo spirito di squadra c’è, la passione anche, le infrastrutture pure, sebbene possano essere migliorate. Bisogna sempre spingere per alzare l’asticella, altrimenti è finita”. E vista la determinazione di Vasseur, c’è da scommettere che la Rossa non si ritroverà a ristagnare.

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