Dopo il podio colto da Charles Leclerc con la sua Ferrari SF23 nel Gran Premio del Belgio, Fred Vasseur riflette sul ribaltone prestazionale con la McLaren, invitando alla calma
“Una settimana fa eravamo in difficoltà e la McLaren volava. Sette giorni dopo, loro sono indietro e noi davanti. Dobbiamo stare calmi e ragionare gara per gara, tenendo a mente che la competizione è talmente serrata da far sì che uno o due decimi facciano la differenza tra il secondo e l’undicesimo posto. Detto questo, è sicuramente bello arrivare alla pausa estiva con un risultato positivo”: così il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha riassunto il ribaltone dell’ultima settimana in un incontro riservato alla stampa presente in pista in Belgio cui ha partecipato anche Automoto.it.
Il terzo posto di Charles Leclerc ha rappresentato il punto più alto di un weekend positivo per la Ferrari. E tutto, secondo Vasseur, parte dal buon passo mostrato dalla SF23. “Quando non hai ritmo, devi spingere molto. Se non si gestisce la gomma e si spinge, gli pneumatici finiscono per danneggiarsi. La Red Bull oggi in gara ha gestito molto. Lo stesso vale anche per la strategia: è molto più facile azzeccarla se la performance c’è”. Vasseur ha però anche sottolineato la performance di Leclerc, capace di rifarsi dopo alcune gare sottotono in condizioni miste. “Charles ha voluto effettuare alcuni giri con le slick sul bagnato a Silverstone per acquisire un buon feeling senza pressione. Si è comportato alla perfezione, ma non ero preoccupato per nulla”.
Charles Leclerc ha lavorato sulla sua performance in condizioni miste
Tornando alla Ferrari, Charles Leclerc finora nel 2023 è andato a podio solo nei weekend con il format della Sprint. Sarà una semplice coincidenza, o ci sono altre spiegazioni? “Ci possono essere diverse motivazioni – riflette Vasseur -. Potrebbe essere perché abbiamo una preparazione migliore rispetto ai nostri concorrenti. Dipende anche dalle caratteristiche della pista, visto che ci sono alcune similitudini tra Baku, Spielberg e Spa”.
Il weekend della Ferrari, però, è a due facce, visto il ritiro di Carlos Sainz per le conseguenze del contatto con Oscar Piastri a inizio gara. “È difficile quantificare esattamente i danni dell’incidente – spiega Vasseur -. Si perde deportanza, ma la questione riguarda anche il bilanciamento della vettura. Sicuramente aveva perso molto. Ci aspettavamo una bandiera rossa per sistemare la monoposto, ma con il primo scorcio d’acqua senza interruzione abbiamo optato per il ritiro”.
Una cosa, però, per Vasseur è certa. “Gara per gara stiamo cominciando a farci un’idea molto più chiara della situazione, delle nostre forze e delle nostre debolezze”. Questo, nel contesto di un’organizzazione in divenire. “Quando si ricopre una posizione come la mia, si ha la consapevolezza che non esistono strutture perfette. Ma si può sempre migliorare. Non si può stare fermi, perché gli altri progrediscono costantemente. Ci saranno dei cambiamenti nelle prossime settimane, nei prossimi mesi e nei prossimi anni”. Non ci resta che aspettare per scoprirli, allora.