E ora la sinistra eco chic pensa di tassare anche la sosta delle auto dei residenti
Attualmente non è previsto alcun prezzo per i residenti che richiedono il pass al Comune per poter parcheggiare gratuitamente negli stalli gialli o blu entro 800 metri da casa, mentre chi ha il domicilio in città deve corrispondere a Palazzo Marino 100 euro l’anno per il posteggio di prossimità.
Secondo il report di Amat, ammontano a 402 mila e 799 i contrassegni gratuiti per la sosta residenziale. Il 75 per cento dei pass è assegnato alle famiglie in possesso di una sola automobile. Per loro la sosta rimarrebbe gratuita. A pagare la tariffa, al momento, sarebbero invece le famiglie che hanno più di un’auto: i circa 80mila nuclei, che si aggiungono alle ventimila famiglie hanno richiesto il pass per tre o più automobili. L’ipotesi iniziale su cui si sta ragionando è introdurre il pagamento di un ticket per poter avere il pass per la seconda automobile. Ma i criteri di tariffazione sono ancora tutti da decidere. Ad essere salvaguardate, potrebbero essere la fasce di reddito più basse della popolazione sulla base dell’Isee. Così i pagamenti potrebbero essere valutati anche sulla base della categoria dei veicoli, colpendo le auto più inquinanti.
L’assessore all’Ambiente Elena Grandi si appella al Piano Aria Clima, approvato nel 2020 e che punta a ridurre il numero delle auto circolanti in città e al fatto che nelle metropoli europee sia già in vigore il pagamento per la sosta delle auto dei residenti. Una lotta alle auto a fronte del dato che indica un abbandono della metropolitana da parte del 20 per cento dei passeggeri, e quindi del fatto che una buona parte degli spostamenti è tornata sull’auto privata. ma lascia il tempo che trova sostenere che si incentiva l’uso dei mezzi pubblici aumentando il biglietto, tagliando le corse e tassando la sosta delle auto.
Non solo, il Comune sta pensando anche ad aumentare se non raddoppiare il ticket di ingresso in area C e introdurre il pagamento in Area B. Si salvi chi può.
MBr