Con una nota congiunta BAIC e DR dichiarano che Cirelli Motor Company non ha l'autorizzazione a vendere modelli cinesi ribrandizzati
Conoscete le auto di Cirelli Motor Company? Probabilmente no. Si tratta di modelli di origine cinese importati poi in Italia e rifiniti nell’estetica e nei motori, dotandoli di alimentazione bi-fuel. Filosofia già messa in atto da anni da DR. Pare però che tutto questo avvenga senza l’autorizzazione da parte della Casa cinese dalla quale provengono i modelli poi modificati.
I modelli
Cirelli Motor Company commercializza 5 modelli – Cirelli 2, Cirelli 3, Cirelli 4, Cirelli e Cirelli 6 – buona parte dei quali basati su modelli di origine BAIC. La Cirelli 4 per esempio, SUV medio (è lungo 4,62 metri) con aspetto sportiveggiante è a tutti gli effetti una X55 II lievemente modificata. Secondo quanto evidenziato da DR e BAIC la commercializzazione di questo e altri modelli non sarebbe possibile.
Il Gruppo molisano e quello cinese hanno infatti una partnership esclusiva per l’Europa, annunciata luglio 2023, dalla quale hanno preso vita modelli come la EVO 5 e la ICKX K2 e altri ne arriveranno in futuro, seguendo la pratica che da sempre contraddistingue DR: importazione di modelli cinesi, modifiche estetiche e meccaniche e nuova omologazione per il mercato nostrano, con l’effettuazione di nuovi crash test per soddisfare le regole del Vecchio Continente.