Domani il volume in tv. Vespa torna e raddoppia: “Porta a porta” e striscia
La striscia quotidiana delle 20,30 dopo il Tg1, partita come esperimento in primavera, da ieri va in onda per tutta la stagione autunno-inverno. E Bruno Vespa che, certo, non è un campione di diplomazia, si toglie qualche sassolino dalle scarpe dopo questi mesi in cui ha visto montare decine di polemiche sulla tv di Stato e sulla rivoluzione a destra.
Bando alla politica, lui parla di share, spot e soldi e rivendica che «Porta a porta» con due interruzioni pubblicitarie che portano via spettatori «porta alle casse di questa azienda molto più del doppio del suo costo». E aggiunge: «Lo dico invitandovi (ai giornalisti presenti in conferenza stampa) a verificare quanto costano e quanto rendono o hanno reso trasmissioni di grande blasone, che sembrano aver arricchito la Rai, e in realtà sono costate parecchi soldi».
Dunque ieri è ripartito «Cinque minuti», dopo il Tg1 delle 20, che oggi salta il turno per la partita degli azzurri. «L’esperimento di primavera è andato molto bene, per una media di quasi 4.200.000 spettatori e ci ha mostrato che spesso le persone sono più interessate ad approfondire le questioni politiche e di cronaca rispetto ad ascoltare i personaggi dello spettacolo».
«Porta a porta» ricomincia stasera (in onda come sempre al martedì, mercoledì e giovedì in seconda serata). Tema principale da affrontare la tremenda situazione del Parco Verde di Caivano dove sono state violentate le due cuginette. «Sappiamo che la maggiore delle due, che ha compiuto 13 anni lontano da mamma e papa, è stata usata per tre, quattro anni, quindi già dai nove anni. Si parla di una situazione al di là dell’ordine pubblico – sottolinea Vespa – serve una totale ricostruzione morale».
Seguiranno nelle settimane successive i due leader dell’opposizione, Giuseppe Conte, capo del Movimento 5 Stelle ed Elly Schlein, segretaria del Pd.