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Batterie, Stellantis vola in Australia per un nuovo carico di materie prime

batterie, stellantis vola in australia per un nuovo carico di materie prime

Batterie, Stellantis vola in Australia per un nuovo carico di materie prime

Batterie per i veicoli elettrici in primo piano. Stellantis torna in campo per assicurarsi le materie prime indispensabili ad essere indipendente nella produzione assicurando costi sostenibili. È una strategia comune a quella di tutti i gruppi globali dell’Auto, da Tesla a Gm e Ford, da Renault alle big tedesche (Volkswagen e Mercedes-Benz) che hanno recentemente siglato un accordo con il governo canadese per assicurarsi l’estrazione di materie prime. Nel 2022 i prezzi delle materie prime hanno letteralmente preso il volo spingendo i costi delle batterie oltre i livelli dell’anno precedente. Un aumento preoccupante per i prezzi di listino ancora troppo elevati dell’auto elettrica, che ha interrotto un trend di calo che durava dal 2010.

Il gruppo nato dalla fusione tra Psa e Fca ha siglato un accordo vincolante con il gruppo australiano Element 25 per la fornitura di solfato di manganese monoidrato ad alto grado di purezza per la produzione di pacchi batteria. L’accordo quinquennale prevede la consegna di un volume totale di 45 chilotoni a partire dal 2026, con la possibilità di estenderne la durata e aumentare i volumi. Element 25 ricaverà il materiale dal suo progetto Butcherbird in Australia occidentale e prevede di costruire anche un impianto di lavorazione negli Stati Uniti. Stellantis procederà con un investimento in Element 25.

«Il nostro impegno per un futuro a zero emissioni nette di carbonio comprende la creazione di una catena di fornitura intelligente, che ci consenta di soddisfare la richiesta di veicoli elettrici dei nostri clienti», ha commentato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, sottolineando che «la produzione di veicoli elettrici che garantiscano ai clienti un’esperienza innovativa in termini di propulsione, connettività e funzionalità è un elemento fondamentale del nostro piano Dare Forward 2030 per una mobilità sicura, pulita e accessibile».

L’accordo con Element 25 rafforza la strategia di elettrificazione di Stellantis, che comprende l’approvvigionamento di quantità consistenti di materie prime per la produzione di veicoli elettrici a batteria (Bev). In ottobre, per esempio, Stellantis e Gme Resources Limited hanno sottoscritto un memorandum d’intesa non vincolante per la futura vendita di ampie quantità di prodotti a base di solfato di cobalto e nichel per le batterie da NiWest Nickel-Cobalt Project, in Australia Occidentale (NiWest). Il manganese è un elemento stabilizzatore essenziale del catodo delle batterie dei veicoli elettrici.

«Il sostegno di Stellantis al progetto di Element 25 per la produzione di solfato di manganese ad alto grado di purezza per batterie rappresenta uno straordinario attestato di stima da parte di una delle principali case automobilistiche del mondo e conferma la validità del nostro piano di diventare un fornitore globale di lungo periodo di materiali per le batterie al fine di soddisfare la crescente domanda a livello mondiale», ha detto Justin Brown, managing director di Element 25, spiegando che la società è «perfettamente allineata con gli obiettivi di decarbonizzazione ed elettrificazione di Stellantis, che sono tra i più ambiziosi nel settore, e con questo accordo ci siamo impegnati a promuovere l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio».

Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato l’obiettivo di coprire entro il 2030 il 100% del mix di vendite con autovetture Bev in Europa e il 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri Bev negli Stati Uniti. La società ha fissato l’obiettivo di raggiungere il traguardo zero emissioni nette entro il 2038, con una riduzione del 50% entro il 2030. Stellantis ha annunciato l’intenzione di investire più di 30 miliardi di euro nell’elettrificazione e nello sviluppo di software fino al 2025. L’obiettivo è continuare a essere più efficiente del 30% rispetto al settore per quanto riguarda la spesa totale in Capex e ricerca e sviluppo rispetto ai ricavi.

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