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Alfa Romeo e Maserati, in sei mesi è boom di vendite

Le immatricolazioni deI due marchi italiani crescono rispettivamente del 157% e del 152%. Meglio fanno solo MG e Tesla

alfa romeo e maserati, in sei mesi è boom di vendite

Alfa Romeo e Maserati al raddoppio. Anzi, di più. Le immatricolazioni dei due marchi italiani nei primi sei mesi del 2023 sono cresciute di oltre due volte e mezza, rispettivamente del 157,10% a 14.611 vetture e del 152,61% a 2.223 automobili.

Un boom trainato con tutta probabilità dall’Alfa Romeo Tonale e dalla Maserati Grecale, anche se è evidente che l’incremento percentuale su numeri “bassi” è più marcato rispetto a valori elevati. Circostanza testimoniata anche dalle quote di mercato: 1,74% da 0,83% del primo semetre 2022 per il Biscione e 0,26% da 0,13% per il Tridente.  

Resta il fatto che due brand storci e che sono nel cuore di tutti gli appassionati, dopo anni di appannamento, mostrano ormai consistenti segni di vitalità.

Maserati Grecale Folgore

MG cresce di oltre il 400%

Leggendo i dati dell’Unrae, incasellati per marca, emerge che meglio di Alfa e Maserati, sempre in termini di aumento percentuale delle vendite, hanno fatto solo MG, con un clamoroso +435,62%, a 14.226 automobili (appena sotto Alfa Romeo) e la solita Tesla, a +233,91% con 8.518 unità.

Male Fiat e Citroën

Brutte notizie invece per Stellantis, che ha visto due dei suoi marchi più rappresentativi perdere terreno: Fiat a -5,02% (con una quota di mercato scesa all’11,14% dal 14,42% del primo semestre 2022) e Citroën a -7,78%. Tra l’altro, Fiat e Citroën sono le uniche due “firme” con il segno meno tra i primi 27 marchi, incolonnati in base al numero di unità immatricolate. Tra questi spicca Renault, a +43,26%, che ha recuperato terreno sulla controllata Dacia (+24,70%).

Fiat Panda 4×40°

Tra le Case generaliste, Suzuki (+64,60%) ha superato Nissan (+26,88%). In un mercato che tra gennaio e giugno di quest’anno è salito del 23% a 841.343 unità (da 684.262), e tolto il -40% e passa di Ssangyong, i tonfi più rilevanti sono stati quelli di Mitsubishi (-39,92%) e Honda (-33,98%).

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