Addio Gandini, il papà di Lamborghini Miura e Ferrari GT4
Lui, Giugiaro e Fioravanti
Gandini se ne è andato in silenzio, a poche settimane da un’importante celebrazione al Museo dell’Automobile di Torino che lo aveva coinvolto, insieme ad altri due geni del design tricolore, Giorgetto Giugiaro e Leonardo Fioravanti. Tema dell’evento, organizzato da Aci Storico e Aci Editore, “Quelli del ’38”. Assente nella circostanza, a raccontare Gandini e a raccontarsi erano stati Giugiaro e Fioravanti. Per tutti un singolare unico denominare: aver avuto con l’auto un incontro fortuito.
Il recente docufilm al Mauto
Nell’occasione è stato proiettato un docufilm presentato da David Giudici, direttore del magazine lautomobileclasssica, “con protagoniste quelle macchine che hanno dato un’impronta bellissima di quello che è il genio italiano, un’eredità straordinaria per tutto il lavoro fatto nella loro vita da Gandini, Giugiaro e Fioravanti. Con questo documento abbiamo voluto celebrare l’85° compleanno di tre grandi monumenti del car design”. E sempre Gandini, lo scorso 12 gennaio, aveva ricevuto dal Politecnico di Torino la laurea honoris causa in Ingegneria meccanica.
Quell’anno a Villa d’Este
Nel 2019, a Villa d’Este, in occasione dell’annuale Concorso d’eleganza, Bmw lo aveva omaggiato con una ricostruzione della Garmisch, concept car che Gandini aveva creato per Bertone con la precisa missione di influenzare lo stile della future coupé e scomparsa dalla scena dopo aver debuttato al Salone di Ginevra del 1970.