Accordo Leonardo e Rheinmetall su tank e corazzati all’Italia: ecco cosa prevede
Il patto costituisce una nuova joint venture paritetica finalizzata allo sviluppo di un approccio industriale e tecnologico europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre. Obiettivo dell’accordo è lo sviluppo industriale e la successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank (Mbt) e della nuova piattaforma “Lynx” (o KF-41) per il veicolo corazzato da combattimento della fanteria (A2CS), nell’ambito dei programmi dell’Esercito italiano.
Armin Papperger, amministratore delegato di Rheinmetall ha affermato in un comunicato stampa che “Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologia di difesa, stanno unendo le forze per realizzare progetti ambiziosi. Insieme vogliamo stabilire nuovi standard e aprire le porte a una nuova generazione di veicoli da combattimento allo stato dell’arte in e per l’Europa. In tal modo, ci rivolgiamo al mercato italiano e ad altri Paesi partner che hanno bisogno di modernizzazione nel campo dei sistemi di combattimento”. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha sottolineato che “la tecnologia e le sinergie industriali tra Leonardo e Rheinmetall rappresentano un’opportunità unica per sviluppare Mbt e veicoli di fanteria all’avanguardia. Consideriamo questo accordo un contributo fondamentale alla creazione di uno spazio di difesa europeo”.
Nell’ambito dei programmi per il nuovo carro armato e l’A2CS, i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione delle armi saranno sviluppati e prodotti da Leonardo secondo i requisiti del cliente italiano. Le tecnologie costituiranno anche la base per lo sviluppo del futuro Mgcs e delle nuove versioni destinate all’esportazione internazionale.
Con l’Mbt Kf-51 “Panther” di nuova concezione e il “Lynx”, Rheinmetall dispone della tecnologia di base adeguata su cui costruire entrambi i programmi. Si apprende ancora, dal comunicato stampa, che le linee di assemblaggio finale, i test di omologazione, le attività di consegna e il supporto logistico saranno in Italia con una quota di lavoro nazionale del 60%.
Trova risoluzione pertanto una problematica apertasi il 12 giugno scorso quando Knds, il consorzio franco-tedesco che costruisce Mbt e veicoli corazzati, si è ritirata improvvisamente dall’accordo con Leonardo per la produzione dei Leopard 2A8 “italianizzati”, ovvero dotati di sensoristica, torretta e altro hardware fabbricato in Italia dal colosso della Difesa nazionale.
Quell’accordo aveva già visto i primi finanziamenti messi a bilancio dall’Italia (4 miliardi di euro su un fabbisogno complessivo di 8,25), che ora verranno dirottati sul Kf-51 e sul “Lynx” di Rheinmetall.
Come anticipato, la soluzione di affidarsi ai tedeschi è stata naturalmente consequenziale anche visti i buoni rapporti che intercorrono tra i due giganti industriali: e Eurosatory 2024, il salone internazionale della difesa e sicurezza che si è tenuto a Parigi il mese scorso, era stato notato proprio un veicolo “Lynx” con una torretta Hitfact Mk II costruita da Leonardo.
Quest’intesa, certificata dalla stipula del memorandum d’intesa sui due programmi di acquisizione dell’Esercito, è sicuramente un buon viatico sulla strada per la partecipazione nazionale al futuro Mgcs, sebbene persistano resistenze da parte di Knds che considera momentaneamente chiuso l’allargamento della partnership industriale ad altri Paesi.