Il testo supera l'esame del Consiglio dell'Unione europea e si prepara all'entrata in vigore: ecco cosa cambia
Anche l’ultimo scoglio è superato. Il Consiglio dell’Unione europea approva in via definitiva il regolamento Euro 7, la proposta di normativa presentata nel 2022 dalla Commissione dell’Ue per ridurre le emissioni inquinanti e climalteranti (sia allo scarico che in frenata) dei veicoli venduti nel Vecchio Continente. Presenti anche dei requisiti minimi sulla durata delle batterie delle auto elettriche e ibride plug-in.
- 30 mesi per i nuovi tipi di autovetture e furgoni e 42 mesi per le autovetture e i furgoni nuovi;
- 48 mesi per i nuovi tipi di autobus, autocarri e rimorchi e 60 mesi per gli autobus, gli autocarri e i rimorchi nuovi;
- 30 mesi per i nuovi sistemi, componenti o entità tecniche indipendenti da installare su autovetture e furgoni e 48 mesi per quelli da installare su autobus, autocarri e rimorchi.
Scarichi, freni e batterie
Ma cosa prevede di preciso l’Euro 7? Per quanto riguarda le emissioni allo scarico di auto e furgoni, il testo mantiene gli standard già previsti dall’Euro 6: un compromesso fra i piani dell’Europa e quelli delle Case, scettiche sull’introduzione di tecnologie che comporterebbero spese in ricerca e sviluppo, per andare poi in pensione nel 2035, quando entrerà in vigore il divieto di vendere auto a benzina e diesel nel Vecchio Continente.
La normativa introduce però “prescrizioni più rigorose per le particelle solide”, mentre “per gli autobus e gli autocarri pesanti, il regolamento impone limiti più rigorosi per vari inquinanti, compresi alcuni fino ad ora non disciplinati, come il protossido di azoto (N2O)”.
“In aggiunta, il regolamento Euro 7 introduce limiti più rigorosi per le emissioni di particelle prodotte durante la frenata, con limiti specifici per i veicoli elettrici. Le nuove norme prevedono inoltre prescrizioni più rigorose relative alla durata di vita per tutti i veicoli in termini sia di chilometraggio che di durata di vita”.