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TUC Plug: il connettore per arredare il veicolo

Un connettore capace di arredare gli interni e gli esterni dell’auto come con gli elettrodomestici in casa: l’invenzione di TUC Technology – di CARLO PLATELLA

TUC Technology è l’azienda Deep Tech fondata da Ludovico Campana e Sergio Pininfarina con l’obiettivo di fornire un’architettura tecnologica standard per i veicoli del futuro. Dopo un lavoro di sviluppo durato due anni, l’azienda torinese presenta TUC Plug 3.0, l’USB elettromeccanica che promette di rivoluzionare il concetto di veicolo. L’automobile identica a sé stessa dalla vendita al fine vita appartiene al passato, grazie al connettore che permette di arredare e personalizzare il prodotto. Tra i principali partner del progetto spiccano Lavazza, Samsun Knox e Adient.

Presa, USB e bulloni: tre funzioni in uno

Il TUC Plug è un connettore universale per qualsiasi tipologia di veicolo, definito dal CEO Ludovico Campana come l’equivalente della porta USB applicata al settore della mobilità. La scelta del nome non è casuale, visto che plug è il termine inglese per la presa di corrente. L’idea è quella di replicare in auto quanto presente in tutte le abitazioni, in cui gli inquilini possono arredare l’appartamento spostando i vari elettrodomestici in diversi punti attaccandosi alle prese di corrente. Il principio è ora applicabile anche in auto, appoggiandosi ai vari connettori per installare sedili, volante, schermi e altri accessori nelle posizioni più disparate, consentendo di fatto di riarredare il veicolo anche dopo la vendita. Mentre però la presa elettrica edile serve al passaggio di corrente e le porte USB dei computer permettono il trasferimento dei dati, TUC Plug racchiude tre funzioni in uno: il fissaggio strutturale e meccanico; la connettività per lo scambio di dati tra dispositivi e veicolo; il passaggio di corrente per alimentare i componenti connessi.

tuc plug: il connettore per arredare il veicolo Il connettore TUC Plug, l’USB della mobilità

TUC Plug racchiude dunque al suo interno i tre elementi fondamentali delle interfacce veicolo, che diventa l’equivalente di uno smartphone. Lo USB della mobilità incarna un connettore universale che standardizza tutti i sistemi di connessione dati e trasferimento di energia per abilitare la connessione di nuovi componenti, ad esempio i sedili. Cambia così l’idea stessa di veicolo, che passa da un oggetto definito e immutabile dalla vendita ad uno definibile dal cliente durante l’utilizzo. L’utilizzatore avrà modo di personalizzare il prodotto integrando sedili, plance e componenti smart, calibrando l’esperienza di mobilità su misura. Attenzione alla scelta del termine “veicolo”, che sottolinea quanto TUC Plug non nasca in funzione esclusiva dell’automobile, ma anche di mezzi acquatici, aerei e su rotaia.

Una rete di connettori

Il TUC Plug si compone di due elementi principali: la femmina, l’interfaccia sul veicolo che rappresenta l’elemento principale, e il maschio, situato sul componente da installare. Volendo continuare la similitudine con gli elettrodomestici, la femmina rappresenta la presa di corrente, mentre il maschio incarna la spina. Una delle tante caratteristiche di TUC Plug è il suo essere multimodale, con la possibilità di fissare il componente esterno in 4 posizioni diverse a 360°. Un sistema di bloccaggio elettromeccanico registra la presenza del dispositivo esterno e tramite un sistema di ingranaggi applica una coppia di serraggio fino a 30 Nm. Realizzato in ERGAL, una lega di alluminio ad alta resistenza e leggerezza, il connettore rispetta i più alti standard di sicurezza. Essendo impiegato anche per componenti critici come sedili e volante, era fondamentale verificarne la solidità nei più rigidi crash test.

tuc plug: il connettore per arredare il veicolo La Daisy Chain, la catena di TUC Plug che si dirama dalla batteria verso le varie interfacce

I vari Plug all’interno del veicolo sono interconnessi attraverso una rete, ribattezzata Daisy Chain. Come suggerisce il nome stesso, l’architettura vede una catena di connettori che dalla batteria si ramifica verso ogni punto di interfaccia del veicolo. Interfacce che oltretutto sono sia interne che esterne, con la possibilità di installare portabici, portapacchi e altro ancora. Oltre alla TUC Plug standard è stata sviluppata anche la versione più piccola, per i componenti meno grandi come ad esempio quelli del sistema di infotainment. Ciascun connettore inoltre presenta all’interno l’Hyperboards System, un sistema di schede elettroniche a strati che rendono possibile lo scambio di dati, elettricità a basso e alto voltaggio a ciascuna interfaccia.

tuc plug: il connettore per arredare il veicolo Un esempio di rete di connettori TUC Plug a bordo auto

Prototipo e concept

In occasione della presentazione, TUC Technology ha mostrato anche le prime applicazioni della sua USB della mobilità. La prima è un prototipo funzionante di citycar, una FIAT 500 sulla cui plancia figurano due TUC Plug dove installare ad esempio un volante con sistema di sterzo by wire. L’esempio sottolinea anche la facilità di adattamento del veicolo in caso di vendita in un paese con guida a destra. Il secondo prodotto è il concept TUC Nest, definita come la bolla mobile TUC. In questo trovano posto 13 Plug orientabili sia longitudinalmente che trasversalmente, così che sia possibile disegnare interamente lo spazio interno su misura dei clienti.

tuc plug: il connettore per arredare il veicolotuc plug: il connettore per arredare il veicolo

Ludovico Campana, inventore e CEO di TUC, ha così commentato il lancio ufficiale del Plug 3.0: “Siamo orgogliosi di poter mostrare i risultati del duro lavoro degli ultimi anni. Grazie alla Tecnologia TUC vogliamo dimostrare la via per realizzare una nuova generazione di veicoli digitali modulari, che saranno alla base del futuro della mobilità. Con TUC Technology i costruttori di veicoli potranno fronteggiare il cambio di paradigma della mobilità, con una soluzione pensata per semplificare sia la parte di sviluppo, sia quelle di ingegnerizzazione e quella di produzione. Inoltre, TUC Technology potrà abilitare nuovi modelli di Business basati su una personalizzazione continua anche dopo la produzione. In poche parole, non sarà più l’utilizzatore a seguire il ciclo vita del veicolo, ma il veicolo potrà assecondare il “ciclo vita” del suo utilizzatore ed adattarsi alle sue mutate esigenze”.

FP | Carlo Platella
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