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RC Auto – Quel boom di auto polacche a… Napoli

rc auto – quel boom di auto polacche a… napoli

RC Auto – Quel boom di auto polacche a… Napoli

Sarebbe sbagliato relegare il fenomeno delle targhe polacche che affollano ormai da qualche anno le strade del Napoletano a quel variopinto sottobosco di stratagemmi che arricchiscono il “colore” del nostro Paese: su tutto il territorio italiano, infatti, ammontano a ben 55 mila le auto con targa estera e l’80% di queste sono polacche. Solo a Napoli ce ne sarebbero 35 mila. Guidate, naturalmente, da conducenti italiani. Italianissimi.

RC fino a quattro o cinque volte più bassa. Le ragioni di questa singolare concentrazione sono presto dette: per sfuggire al caro-polizza locale, dovuto a una micro-incidentalità diffusa, diversi automobilisti – spesso aiutati da agenzie di consulenza – radiano la propria auto per esportazione, la reimmatricolano in Polonia o in un altro Paese dell’Est, la intestano a una società di noleggio e da quest’ultima prendono la vettura in leasing. Ciò consente di pagare tassa di circolazione e Rc Auto in loco, risparmiando fino a quattro o cinque volte sull’assicurazione.

Un giochino rischioso. Tutto ciò che abbiamo raccontato è legale? Sì, basta ricordarsi di iscrivere la vettura al Reve, il Registro dei veicoli immatricolati all’estero, procedura obbligatoria se il suo utilizzo prosegue oltre i trenta giorni. L’iscrizione facilita l’identificazione nel caso di infrazioni, ma non impedisce ai furbetti della targa di non pagare allo Stato italiano l’importo del bollo auto, che legittimamente va corrisposto dalla società di leasing allo Stato polacco. l problemi possono sorgere, però, nel momento in cui accada un sinistro, poiché non è sempre e automaticamente garantita la copertura assicurativa. E se poi l’azienda di leasing estera fallisse, gli stessi furbetti della targa rischierebbero di ritrovarsi appiedati.

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