Opinione: stanno tornando di moda le monovolume?
Parola d’ordine: lusso
Ora è possibile spendere più di 200.000 euro per un lussuoso furgone Mercedes customizzato Brabus, Clive Sutton o Senzati. Questi hanno da tempo abbandonato la definizione di “trasporto di persone”, anche perché il primo passo che compiono è quello di cestinare i sedili da minibus. Al loro posto ci sono poltrone reclinabili più grandi, un frigorifero e bicchieri, una televisione di grandi dimensioni, un mega impianto audio e altro ancora. L’atmosfera di alto livello è garantita rifinendo il tutto in pelle trapuntata, legno lucido e tappeti profondi e morbidi come la neve.
Massima discrezione
Il risultato finale potrebbe non essere paragonabile in termini di eleganza a una Classe S, ma avrà sicuramente gli stessi comfort per i passeggeri di una Classe S. E la dinamica di guida non è un problema, perché chi paga la corsa non è mai quello al volante. Queste monovolume infighettate sono molto più spaziose di un’auto, e lo spazio è il grande lusso sottovalutato. Molti di questi veicoli svolgono compiti da red carpet e il fatto che siano rialzati e abbiano grandi porte motorizzate significa un’entrata e un’uscita più dignitosa. E poi, una volta a bordo, la discrezione è assicurata.
I tempi cambiano
Ai ricchi la versatilità non serve
A ben vedere però le auto costose – e una Lexus LM o una di queste fantasiose Classe V sono dannatamente costose – non hanno bisogno di essere multiuso. L’esigenza di versatilità è inversamente proporzionale al prezzo. Se stai acquistando una supermini, probabilmente dovrai fare il pendolare, portare con te i tuoi amici nei fine settimana, fare qualche viaggio in autostrada e, di tanto in tanto, abbattere lo schienale per sistemare qualche mobile ingombrante. I ricchi, invece, possiedono un’auto diversa per ciascuno di questi compiti. Beh, eccetto che per il trasporto di mobili, perché non è il genere di persone che si trovano nell’interminabile coda alla cassa dell’Ikea.
L’aumento dei minivan eleganti non significa tuttavia che ci sia una concreta speranza per il rilancio di mezzi bislacchi e divertenti come la Ford S-Max con il motore turbo a cinque cilindri, la Lancia Phedra V6 o la VW Sharan VR6. Non mi stupirei però di essere l’unico a cui importa una cosa del genere.