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MotoGP | VR46 non comprende la "bomba Yamaha” sganciata da Viegas

Dopo essere stato rieletto per un nuovo mandato di quattro anni come Presidente della FIM al congresso della scorsa settimana a Rimini, Jorge Viegas ha voluto dare una notizia, affermando che nel 2024 il team di proprietà di Valentino Rossi lascerà la sua attuale moto, la Ducati, per diventare un team satellite Yamaha.

Anche se le voci di questo passaggio circolano da mesi nel paddock del mondiale, nessuno fino ad ora aveva affermato questa notizia con l’incredibile sicurezza mostrata dal presidente della Federazione internazionale. Quando gli è stato chiesto del dominio di Ducati sulla griglia di partenza della MotoGP, Viegas ha mostrato la sua contrarietà.

“Non vedo bene questa situazione”, ha dichiarato ai microfoni della Rai. “Ma penso che sarà solo per il 2023. Nel 2024 il team di Valentino Rossi lascerà la Ducati e correrà con la Yamaha. Questa è l’idea, anche se al momento non c’è nulla di confermato. Sto dando una notizia. Nel 2024 ci saranno sei Ducati e quattro Yamaha”.

La struttura VR46 ha debuttato in MotoGP nel 2021 con una moto del team satellite Ducati Avintia, con cui Luca Marini ha esordito nella classe regina. Nel 2022, la Dorna ha consegnato i due posti del team di Andorra a Valentino Rossi, che è rimasto cliente della Casa di Borgo Panigale firmando un contratto di tre anni, ovvero fino alla fine del 2024. Ha confermato Luca Marini e ha fatto esordire Marco Bezzecchi, entrambi continueranno a difendere i colori del team nel 2023.

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“È la storia infinita, prima dicevano che avremmo dovuto avere le Yamaha nel 2023, ora si è rimandato al 2024”, ha dichiarato il direttore del team, Alessio “Uccio” Salucci ai nostri colleghi di GPOne. L’amico di Valentino e capo del team si è mostrato sorpreso dalle dichiarazioni del Presidente della FIM. “Non so perché Viegas abbia sganciato questa bomba, è un po’ strano perché nemmeno noi sappiamo qualcosa in merito. Abbiamo un contratto di tre anni con Ducati che scade alla fine del 2024 e con opzioni di rinnovare per un’altra stagione”, spiega Uccio.

“Senza dubbio rispetteremo l’accordo che abbiamo firmato, poi vedremo se continuare nel 2025 o meno con Ducati. Come ho sempre detto, per noi l’importante è avere moto competitive”, prosegue il direttore del team VR46.

Questa affermazione conferma che il pensiero di Salucci è generalizzato, ovvero al momento Yamaha non è ad un livello di competitività richiesto in MotoGP: “Personalmente spero che Yamaha sia una buona moto, non posso negare che ci unisca l’affetto per Franco Morbidelli, un pilota della nostra Academy. Ma non è un desiderio legato al team VR46”.

Anche se ora Valentino Rossi ha diritto dei posti che occupa VR46 in MotoGP, il proprietario reale è Dorna, che in fin dei conti decide secondo dei parametri sportivo-economici i posti che vengono assegnati. Non è un segreto che l’anno prossimo ci siano otto Ducati e due Yamaha sulla griglia di partenza, una situazione che si deve correggere e che si sta cercando di fare con la massima discrezione, come ha riconosciuto Lin Jarvis, capo di Yamaha, in un’intervista con Motorsport.com.

“Ci piacerebbe tornare ad avere quattro Yamaha in pista nel 2024, è il nostro desiderio”, ha dichiarato Jarvis senza fare nomi ma assicurando di essere in fasi di discussione sull’argomento. “Adesso bisogna vedere se riusciamo a superare gli ostacoli che si presentano”. Uno di questi non è altro che l’anno di contratto che resta con Ducati e la VR46, oltre alla competitività della M1.

“Non so come sia nata questa voce, ma se c’è qualcosa di certo è meglio che lo dicano anche a noi”, ha scherzato Uccio. “Parlando seriamente, con Ducati ci troviamo bene, le moto sono veloci e sia Marini sia Bezzecchi sono molto contenti, quindi continuiamo con loro”, ha assicurato il braccio destro di Rossi.

Nel paddock inoltre, sembra che possano essere annunciati dei cambi in vista della prossima stagione in termini strutturali: “Ci saranno alcune novità, stiamo crescendo e la cosa corretta è cambiare qualcosa in termini di organizzazione interna. Stiamo avendo molte riunioni insieme a Valentino e all’inizio del prossimo anno comunicheremo cosa e come cambieremo”.

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