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MotoGP | Bastianini: "Finalmente mi sento la Ducati in mano"

Tra infortuni e difficoltà, ci sono voluti tre quarti di stagione, ma Enea Bastianini sembra finalmente iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel. Il 2023, con l’approdo nella squadra ufficiale della Ducati, doveva essere quello della sua definitiva consacrazione in MotoGP, invece finora gli ha regalato solamente dolore e delusioni.

Per ben due volte si è dovuto fermare a causa degli infortuni: nella prima Sprint dell’anno, a Portimao, Luca Marini lo ha abbattutto dopo appena due giri e nell’incidente si è fratturato la scapola destra. Cosa che gli è costata uno stop fino al Gran Premio d’Italia al Mugello. Una volta rientrato, ha faticato ad instaurare il feeling con una Desmosedici GP molto diversa rispetto alla precedente per quanto riguarda il comportamento in staccata ed in inserimento di curva, quindi i risultati sono mancati.

Poi a Barcellona è stato lui l’artefice della sua sfortuna, innescando una carambola al via nella quale ha rimediato una frattura alla caviglia sinistra ed una alla mano sinistra, che hanno richiesto un doppio intervento chirurgico ed un nuovo stop di altri tre Gran Premi.

In Indonesia è potuto rientrare e, anche se non era ancora al 100% dal punto di vista fisico, ha finalmente iniziato a capire come sfruttare la Rossa. Il risultato finale non è di quelli da strapparsi i capelli, visto che sono arrivati un settimo posto nella Sprint ed un ottavo nella gara lunga, ma nella seconda parte di quest’ultima era tra i più veloci in pista, al punto che ha fatto segnare il giro più veloce.

E questo è il segnale più importante. Inoltre il suo piazzamento è stato condizionato dalla long lap penalty che doveva ancora scontare da Barcellona e da un doppio contatto con Marc Marquez e Jack Miller nelle primissime fasi della corsa. Senza questi due fattori, probabilmente sarebbe stato autorizzato anche a sognare molto più in grande.

Enea Bastianini, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“Sì e no. Sì, perché ho fatto una bella gara. No, perché la long lap penalty ed i contatti ad inizio gara con Marquez e Miller hanno pesato”, ha detto Enea quando gli è stato domandato se fosse soddisfatto. “Sarei potuto stare dove mi piace essere, invece ho fatto una bella gara, ma lottando per delle posizioni normali. Forse avrei anche potuto provare ad entrare nella top 5, ma alla fine della gara ero distrutto, quindi ho preferito rimanere nella mia posizione. Jack era molto vicino, ma sarà per la prossima volta”.

Sul contatto delle prime fasi di gara, ha aggiunto: “Pecco è entrato molto forte e Marc è andato largo. Quando è rientrato mi sono ritrovato in mezzo tra lui e Jack. Sono stato sfortunato, perché sono finito fuori pista, ma alla fine è stato un normale contatto di gara”.

Risultato a parte, sono le sensazioni positive in sella alla sua Ducati l’aspetto positivo di questo fine settimana, nel quale potrebbe aver finalmente trovato la svolta per regalarsi almeno un finale di stagione da protagonista.

“La cosa bella è quella. Quello che mi fa sorridere è andare via da qui bene. Ho fatto una bella progressione dalla FP1 alla gara, mantenendo praticamente la stessa moto. Ha funzionato, perché avevo la moto in mano, sia nella Sprint che domenica: sono tornato a guidare come ero abituato, con quel feeling che mi mancava da un po’ di tempo”.

“Oggi c’ero. Ho fatto un bel ritmo, a parte i primi giri, nei quali ho dovuto un po’ ritrovare la quadra dopo il long lap ed i due errori. Sono ripartito con calma, poi ho impostato il mio ritmo ed era sull’1’31” basso. Ho iniziato a girare forte, anche più veloce dei primi, ho fatto anche il giro veloce della gara, e sono contento di questo”, ha aggiunto.

La vittoria, che ormai gli manca dalla gara di Aragon lo scorso anno, non sembra più un qualcosa di così inarrivabile: “Io spero di poter lottare per vincere il prima possibile. E’ vero che sta funzionando il lavoro che stiamo facendo, ma non voglio fissare delle tabelle di marcia. Spero però che possa succedere nel giro di due o tre gare”.

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