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Milano – Valanga di ricorsi contro i verbali di Area B

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Milano – Valanga di ricorsi contro i verbali di Area B

A Milano lievitano i ricorsi degli automobilisti multati per l’ingresso in Area B, la grande Zona a traffico limitato che vieta l’ingresso alle auto più inquinanti (da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30, esclusi i festivi). Parliamo di verbali da 95 euro (83 più le spese di notifica), spesso seriali, ossia per infrazioni commesse a poca distanza di tempo una dall’altra. Ebbene, secondo milanotoday.it, i ricorsi accumulati da Area B in cinque anni di vita sarebbero già 7.594.

Esito incerto. Il numero impressiona, c’è poco da fare. Ma alla fine, le multe vengono cancellate? Di volta in volta, prefetti e giudici di pace valutano i casi specifici. Per esempio, a febbraio 2024, il titolare di un furgone entrato 197 volte nell’Area B (quasi 20.000 euro complessivi) ha vinto un ricorso: pagherà sei contravvenzioni, con le restanti 191 “stracciate”, perché il cittadino aveva violato le norme involontariamente, in buona fede. Per la stessa ragione, nel 2022 un anziano, dopo aver ricevuto 117 multe, ha beneficiato di un “condono” versandone 17. Alla base dei ricorsi, le normative troppo complesse e articolate dell’Area B, che cambiano spesso, accompagnate da informazioni non molto chiare ed esaustive da parte del Comune, con una segnaletica non di immediata lettura.

Cautela. Su 7.594 ricorsi, 5.607 sono stati proposti al prefetto e 1.987 al giudice di pace. Nel primo caso l’opposizione è gratuita, ma se si perde è previsto il raddoppio dell’ammenda originaria di 83 euro: in tutto, 166 euro. Nel secondo la procedura è a pagamento, perché si versa una tassa allo Stato di 43 euro: perdendo, l’importo resta identico (83 euro) e addio al balzello; vincendo, il Comune viene condannato a rimborsare i 43 euro, con modalità e tempistiche non ben definite dalla legge.

Cause perse, quanti debiti. Per tutte le multe (non solo da Area B, ma anche da Area C, autovelox, telecamere, stalli blu, transito col semaforo rosso e tanto altro), il Comune di Milano ha pagato spese legali per migliaia di euro nel solo 2023. Segno che non tutti i verbali sono regolari, almeno stando a giudici e prefetti. In particolare, c’è il riconoscimento dei debiti fuori bilancio (articolo 194 del Testo unico enti locali) derivanti dal pagamento delle spese per i provvedimenti giudiziali esecutivi sfavorevoli: 46 mila euro circa.

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