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Milano Design Week: Francesca Bertini e Bastien Taillard per Radar Interior

Fuorisalone 2023 Radar Interior: protagoniste della Milano Design Week, le lampade Pulse firmate dal designer Pierre Charrié. Vere e proprie sculture luminose che cristallizzano le forme generate dal suono mentre attraversa la materia. Ne abbiamo parlato con Francesca Bertini e Bastien Taillard, i due fondatori dell’azienda.

milano design week: francesca bertini e bastien taillard per radar interior

Francesca Bertini e Bastien Taillard, i fondatori di Radar Interior

Com’è nato Radar Interior? Ci raccontate la storia?

Radar Interior (www.radar-interior.com) è la storia di tanti incontri, il primo fra tutti quello fra me e Bastien (Taillard) con cui abbiamo fondato nel 2016 il nostro brand. La nostra storia è basata sulla complicità, sulla stima reciproca e l’amicizia di due persone amanti dell’arte e del design, l’unione di due vite, di due storie, di due differenti percorsi formativi e professionali, di due città – Parigi e Milano – accomunate da un forte legame col mondo del fashion e della progettazione a 360° gradi.

Ci siamo incontrati a Lille nel 2008. Dopo aver conseguito la laurea in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano e dopo varie esperienze lavorative nel marketing del Sole 24 ORE e nelle relazioni internazionali all’Istituto di Politica Internazione ISPI di Milano, mi sono trasferita in Francia per lavorare allo sviluppo internazionale di un’azienda d’arredamento che realizzava pezzi unici utilizzando legno raccolto sulle spiagge francesi.

Bastien designer all’epoca per questa stessa azienda, è francese, diplomato all’ ENSCI – Les Ateliers, l’École nationale supérieure de création industrielle di Parigi, e nato in una famiglia di designers e progettisti in cui la creatività è sempre stata il motore di legami forti. E’ un instancabile viaggiatore che dopo i suoi studi si era stabilito temporaneamente a Milano dove ha incontrato molti dei suoi futuri mentori, iconici designers, pionieri e innovatori. Attualmente vive a Bali in Indonesia dopo aver vissuto vari anni a Hong Kong pur mantenendo uno stretto legame con la Francia.

Abbiamo quindi anticipato le attuali modalità di lavoro, sempre più svolto da remoto grazie all’ausilio della tecnologia, e abbiamo creato la nostra realtà imprenditoriale coltivando il nostro rapporto a distanza: Attualmente io vivo in Francia in Borgogna mentre Bastien si trova in Asia, in questo momento a Bali. “Collaborare da lontano non è mai stato un problema per noi soprattutto perché le nostre competenze sono così diverse che non ci sovrapponiamo mai, ma soprattutto perché siamo grandi amici. Ci incontriamo settimanalmente su Skype per una riunione e ovviamente siamo in costante contatto email e Whatsapp”.

Nel nome che abbiamo scelto per il nostro brand, ne risiede anche l’essenza : un radar sempre all’ascolto e rivolto verso gli altri, in grado di captare tutto ciò che lo circonda come le tendenze, i bisogni di clienti, i savoir-faire dei nostri artigiani etc etc.

Come funziona il processo creativo che porta alla realizzazione di un prodotto Radar Interior?

Anche per il processo creativo di Radar ha la sua origine in incontri e confronti: il confronto fra quelli che percepiamo essere i bisogni dei nostri clienti, le tendenze del momento, le ispirazioni dei designer che entrano in contatto con noi, il savoir-faire degli artigiani che lavorano con noi e il famoso quaderno nero di Bastien (art director e designer di Radar) dove tutte le idee prendono forma. A questo segue un lungo lavoro di sviluppo prodotto sempre in relazione con tutti gli interlocutori con cui lavorimo ed affiniamo la creazione fino a raggiungere il massimo per noi di qualità, fruibilità ed eleganza del prodotto.

È corretto dire che una buona illuminazione è l’illuminazione che non si nota?

Dipende. Sicuramente in certe circostanze può essere cosi ma per quanto riguarda le nostre creazioni, ciò che amo di loro è proprio il fatto che diano un tocco e un’identità al luogo in cui siano installate, con eleganza e discrezione.

In che modo i LED hanno influenzato il vostro lavoro?

Siamo sempre all’ascolto di tutto ciò che succede nel mondo dell’illuminazione ma cerchiamo di lasciare la massima libertà di scelta ai nostri clienti per poter scegliere il tipo di illuminazione che più si adatta ai bisogni di ogni singolo progetto per cui i LED restano sempre un’opzione possible per le nostre creazioni ma non l’unica.

Con i cambiamenti in corso in ambito climatico, così come le innovazioni nella tecnologia e nel lighting, come pensate che possano cambiare i modi di praticare la vostra professione?

La nostra professione ma cosi come tutte le altre e le nostre vite di tutti i giorni devono sempre avere come obiettivo primario la salvaguardia del nostro pianeta, cosi è per noi oggi, lo era ieri e lo sarà domani. Tutti i nostri prodotti sono realizzati nei nostri vari siti di produzione in Europa, per facilitare la riduzione di produzione di carbonio dovuta a trasporti di lunga distanza ma anche in termini sociali per le persone, gli artigiani che li producono. Per Radar, sostenibilità e riciclo passano attraverso i materiali utilizzati, la minimizzazione del trasporto e l’eco-affidabilità dei nostri partner.

Quali sono le novità di collezione che avete presentato in occasione di Milano Design Week 2023?

milano design week: francesca bertini e bastien taillard per radar interior

La lampada a sospensione Pulse cattura le forme generate dal suono mentre attraversa la materia.

La principale novità che di quest’anno alla Design Week è proprio il DNA del nostro brand: un incontro, in questo caso l’incontro fra la moda e il design. La nostra nuova collezione Pulse creata dal designer Pierre Charrié si è vestita di nuovi colori, e a Milano è stata presentata in Bleu Klein. Il progetto di Pierre Charrié nasce dall’idea che il suono, per diffondersi, necessita di un mezzo che ne influenzi l’interazione e che, una volta emesso, produce un impulso che si diffonde in tutte le direzioni. Interpretazione contemporanea delle possibilità espressive dello stucco, le lampade della serie Pulse catturano le forme generate dal suono mentre “penetra” la materia. I rilievi ‘congelati’ nello stucco sono il risultato della diffusione di onde acustiche sulla superficie dell’oggetto. Ogni frequenza ha il suo modello specifico, sia geometrico che organico. Pulse 64Hz (una lampada da 40 cm) e Pulse 116 Hz (una lampada da 60 cm) sono realizzati sia nella versione a soffitto che a parete e questa volta saranno colorate!

Qual era il concept dell’allestimento?

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I rilievi congelati in gesso delle lampade Pulse sono il risultato di onde acustiche che si diffondono sulla superficie della lampada.

Radar Interior prende parte al Fuorisalone di Milano con un allestimento che gioca sulle affinità elettive tra design e moda. In scena, nel negozio NumeroTrenta di Via Rossini 3, popolato da abiti accuratamente selezionati da Ezia Degiovannini, le lampade Pulse di Pierre Charrié. Sculture luminose che cristallizzano le forme generate dal suono mentre attraversa la materia. Una declinazione contemporanea della classica “rosetta” in cui le onde vengono congelate nello stucco, lavorato a mano in Francia. Esposte in vetrina nella versione a sospensione vestite di bianco, nella versione a parete si illuminano di un liquido e vellutato Blue Klein (colore nato nel 1956 da una miscela di pigmento e resina e conosciuto oggi con la sigla IKB – International Klein Blue), che per l’artista francese rappresenta la perfetta sintesi tra cielo e terra. “Essenziale, potenziale, spaziale, vitale, dinamico, puro, prestigioso, sensibile, immateriale”, come lo descrive lo stesso Yves Klein. Aggettivi perfetti anche per raccontare la sinergia creativa tra Radar Interior e la talent scout di moda che ne ospita la collezione. Da NumeroTrenta, insieme alle Pulse, una selezione di ricercati brand internazionali di moda, scelti con cura per offrire ai clienti provenienti da tutto il mondo una private experience che durante la Design Week si è tinta di Blue Pulse.

Mi raccontate un oggetto di casa vostra a cui siete particolarmente affezionati?

Devo ammettere che non mi è stato facile identificarlo, ce ne sono tanti e l’insieme di loro e di noi che abitiamo la casa, la rende unica per me. Però mi a fatto piacere pensarci e realizzo che sono molto affezionata ad una candela molto bella, dalle line semplici ed essenziali, colorata e allegra ma al tempo stesso elegante e con la capacità di aggiungere un tocco di calore agli ambienti.

Il pezzo che non dovrebbe mai mancare in una casa?

Un camino (oltre ovviamente ad una lampada Radar 😉 : riscalda l’ambiente e i cuori di tutti coloro che ne vengono sempre magicamente attirati vicino

Volgendo uno sguardo al futuro, ci sono idee che pensate debbano essere al centro delle menti di architetti e designer?

Tutte quante le idee che siano orientate all’eco-sostenibilità, alla tutela del nostro pianeta e all’etica devono essere sempre al centro delle menti di tutti, lo sono e lo saranno sempre nelle nostre.

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