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L'impronta dei piloti sulla Acura LMDh: "Non possiamo fermarci"

C’è ancora tantissimo lavoro da fare in casa Acura Motorsports per portare avanti lo sviluppo della nuovissima ARX-06 LMDh.

I tecnici del marchio americano di Honda Performance Development si stanno dando molto da fare assieme ai colleghi di Oreca, che hanno costruito il telaio del nuovo prototipo che Meyer Shank Racing with Curb-Agajanian e Wayne Taylor Racing porteranno in azione nella stagione 2023 dell’IMSA SportsCar Championship.

Dopo l’ultima gara dell’anno corrente, le squadre si sono fermate a Road Atlanta per la sessione di test collettivi riservati ai bolidi della futura Classe GTP.

I piloti ufficiali Tom Blomqvist, Ricky Taylor e Filipe Albuquerque si sono alternati alla guida della macchina, cercando di scoprirne ogni punto nascosto, di debolezza e di forza per poter poi dare le giuste indicazioni.

Ricky Taylor, Wayne Taylor Racing Acura ARX-06

Photo by: Andreas Beil

“La macchina ha una posizione di guida differente dalla ARX-05 e questo ovviamente sembra un po’ strano. Hai una percezione differente, ma senti subito la potenza, che è maggiore”, ha detto Blomqvist ai microfoni IMSA, protagonista anche di un incidente.

“In curva invece è una macchina più lenta perché è più grossa e pesante, naturalmente ha anche meno aerodinamica”.

“E’ chiaro che c’è sempre tanta fiducia di poter fare bene, ma qui siamo davanti ad un nuovo capitolo per tutti. Ci sono molti più Costruttori coinvolti in griglia e le cose si fanno molto più impegnative”.

“Sappiamo che dover alzare l’asticella per stare ad un livello elevato e giocarcela, ma per essere competitivi non possiamo fermarci e rilassarci perché c’è pochissimo tempo”.

Tom Blomqvist, Meyer Shank Racing W/Curb-Agajanian Acura ARX-06

Poter provare fin dai primi km un’auto nuova significa anche plasmarla a piacimento, come si cresce il proprio bambino. Una cosa che gasa particolarmente quando si è coinvolti nello sviluppo da subito.

“Questo è un sogno che si avvera, come pilota è un’opportunità unica nella vita. Credo che ogni conduttore sogni di poter lavorare su una nuova vettura, di potervi mettere la propria impronta”, spiega Taylor.

“Con Filipe ne parliamo spesso. Questa è l’occasione per rendere davvero nostra questa vettura lavorando con HPD. E’ stata costruita da zero con l’esperienza mia e di Filipe nell’era del DPi, assieme a quella di HPD e WTR nel corso degli anni”.

All’inizio di dicembre ci sarà un’altra prova collettiva, poi bisognerà cominciare a pensare seriamente al primo impegno del 2023, la mitica 24h di Daytona, prevista per gennaio e preceduta dalla settimana dei test ‘Roar Before the 24’.

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